TARANTO -Attesa ma anche preoccupazione: cosi’ i sindacati metalmeccanici, nazionali e di Taranto, alla vigilia dell’incontro di domani pomeriggio a Roma col commissario dell’Ilva, Piero Gnudi, il primo da quando e’ stato nominato dal Governo. I sindacati attendono di sentire dal commissario, che ha preso il posto di Enrico Bondi, cui il Governo dopo un anno non ha piu’ rinnovato il mandato, come intende governare l’azienda e come intende soprattutto farla uscire dalle secche nelle quali e’ incagliata da tempo. Ma i sindacati manifestano anche preoccupazione perche’, osservano, in un mese di commissariamento, malgrado la situazione dell’Ilva sia gravissima, non e’ accaduto assolutamente nulla. Ne’ si hanno notizie, affermano, a proposito del finanziamento o prestito ponte da 800 milioni che serve all’azienda per far fronte agli impegni piu’ urgenti, a partire da quelli connessi all’attuazione dell’Autorizzazione integrata ambientale. Per questo i sindacati, che in questa settimana stanno tenendo nel siderurgico di Taranto una serie di assemblee, hanno indetto per l’11 luglio uno sciopero con manifestazione a Roma, nelle vicinanze della presidenza del Consiglio, protesta, si afferma oggi, che sara’ confermata se Gnudi domani e il Governo in seguito non forniranno “risposte concrete e convincenti” sulla situazione dell’Ilva. (AGI)