ROMA – “Dalla relazione odierna dell’Autorita’ per l’Energia scaturiscono piu’ domande che risposte. Non e’ chiaro, infatti, come la regolazione si sia adeguata al mutato contesto (diminuzione della domanda) e in base a quali presupposti. Invece di avallare la propaganda sugli incentivi alle rinnovabili, si sarebbe dovuto operare per garantire che i vantaggi del costo zero dell’energia prodotta con fonti rinnovabili e immessa in rete facesse scendere il prezzo totale dell’energia per i consumatori (Pmi e famiglie), ripagandoli degli oneri del conto energia in bolletta: questo e’ mancato perche’ Ministero, Autorita’ e altri gestori si sono fatti maggiormente carico delle problematiche dei produttori e dei vantaggi dei distributori che degli interessi veri dei consumatori”. Cosi’ Mariagrazia Midulla, responsabile Clima ed Energia del WWF Italia. “Dalla relazione mancano riferimenti agli altri oneri in bolletta, evidentemente il regolatore considera alcuni oneri piu’ accettabili di altri, benche’ molti costi che pesano in bolletta siano legati a interessi di parte e non al piu’ generale vantaggio a investire per quanto richiesto nelle energie del futuro. Oltretutto – aggiunge -, le rinnovabili non mettono a rischio la sicurezza del sistema, a differenza di quel che dice Bortoni; e’ l’approvvigionamento estero che costituisce sempre un potenziale fattore di crisi, comunque arrivi; le rinnovabili e l’efficienza energetica sono l’antidoto”. (ITALPRESS)