Ilva, i sindacati annunciano sciopero per l’11 luglio
Fim, Fiom e Uilm, sin dall’Assemblea Nazionale sulla Siderurgia del 23 maggio a Roma e, successivamente, nel corso della prima convocazione del tavolo nazionale del 29 maggio presso il Ministero per lo Sviluppo Economico, hanno evidenziato l’urgenza di far compiere un salto di qualità nelle politiche industriali riguardanti il settore al fine di salvaguardare la siderurgia italiana come strategica per il Paese. A riguardo delle vertenze aziendali aperte, fra le quali quella dell’Ilva permane nella più assoluta emergenza, il Ministero per lo Sviluppo Economico si era impegnato a convocare in tempi brevissimi un incontro in sede governativa.
Fim, Fiom e Uilm nazionali, subito dopo, stante l’aggravarsi della situazione e visto i cambiamenti intervenuti nella gestione commissariale con la sostituzione di Bondi, inoltravano alla Presidenza del Consiglio dei Ministri la richiesta d’incontro da svolgere insieme ai ministeri afferenti alla vertenza Ilva. Nel frattempo si blatera su nuovi assetti societari, Arcelor Mittal, potente multinazionale dell’acciaio, visita lo stabilimento di Taranto per prendere conoscenza di tutti gli aspetti produttivi, occupazionali, gestionali e amministrativi, mentre il neo Commissario Gnudi mette piede a Taranto ma non incontra il sindacato.
Fim, Fiom e Uilm, in condivisione con le proprie Rsu, a fronte di questa situazione di inerzia, indicono una campagna di assemblee per la prossima settimana e, ove perdurasse l’assenza del Governo nel convocare il TAVOLO sulla VERTENZA ILVA, proclamano UNA GIORNATA DI SCIOPERO PER TUTTI I LAVORATORI DELLO STABILIMENTO ILVA DI TARANTO E DEI LAVORATORI DELLE AZIENDE APPALTI ILVA, per VENERDÌ 11 LUGLIO con MANIFESTAZIONE a ROMA SOTTO PALAZZO CHIGI PER CHIEDERE CONTO AL GOVERNO DELLE PROPRIE SCELTE SU PIANO AMBIENTALE e PIANO INDUSTRIALE, INVESTIMENTI, CAPACITA’ PRODUTTIVA E SALVAGUARDAIA DELL’OCCUPAZIONE.
NOTA STAMPA FIM – FIOM – UILM