“A nulla – racconta il segretario provinciale Rocco Mortato – è servita la richiesta del Comandante provinciale Ing. Notaro, indirizzata alla Direzione Regionale Puglia, finalizzata a reperire un mezzo disponibile in altri comandi da inviare temporaneamente a Taranto, poiché tutti i comandi della Puglia sono al limite. Tale situazione, estremamente grave, è direttamente riconducibile ad un parco automezzi troppo vetusto (alcuni hanno superato abbondantemente i venti anni di servizio) ed alla mancanza delle necessarie risorse finanziarie per la manutenzione degli automezzi, troppo spesso improvvisata ed affidata a personale interno, che nonostante gli sforzi posti in essere, risulta sprovvisto di idonei strumenti, attrezzature o della necessaria formazione, presupposti indispensabili se si considera la complessità dei meccanismi e delle strumentazioni moderne”.
“La sofferenza dei capitolati – prosegue la nota – per l’acquisto di nuovi mezzi, determina un invecchiamento complessivo degli automezzi a disposizione, con il conseguente incremento dei livelli di spesa per manutenzione, di gran lunga superiori rispetto alle risorse necessarie al completo rinnovo del parco mezzi, determinando quindi l’immediato prosciugamento delle risorse disponibili nei relativi capitolati di spesa per le riparazioni, in sintesi un anomalo ed inaccettabile circolo vizioso che richiede un immediato intervento di riforma della vigente normativa. Eppure più volte la stessa Corte dei Conti ha evidenziato come si possano produrre consistenti risparmi di spesa, investendo le risorse per le riparazioni sull’acquisto di mezzi più recenti e quindi in garanzia o comunque meno soggetti a rotture e malfunzionamenti, ma la rigida compartimentazione dei capitolati di spesa, non consente di operare simili risparmi che si tradurrebbero anche in un innegabile miglioramento dell’efficienza e dell’efficacia del dispositivo di soccorso”. L’allarme – conclude l’esponente sindacale – è stato più volte lanciato anche dalla segreteria nazionale della Uil PA Vigili del Fuoco che ha ritenuto ormai preoccupante la frequenza degli incidenti che hanno interessato mezzi dei Vigili del Fuoco in tutta Italia. In alcuni casi si è addirittura staccato l’asse delle ruote posteriori dell’autopompa.
(dal TarantoOggi del 23 giugno 2014)
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