Ilva, scoppia tubazione di vapore – Ieri nuovo incidente
TARANTO – Nuovo incidente ieri all’Ilva. Per fortuna senza conseguenze per i lavoratori. All’improvviso, una tubazione utilizzata per convogliare il vapore, situata nell’area tra l’Agglomerato 1 e l’Altoforno 1, ha ceduto, esplodendo. Le lamiere accartocciate sono cadute in strada, nei pressi dei binari della linea ferroviaria interna. Come detto, la casualità ha voluto che in quel momento nella zona non transitasse nessun operaio.
A quanto pare, la tubazione era in fase di preriscaldo, ovvero in fase di avviamento: poi, a causa di un probabile aumento della portata di vapore, la condotta ha ceduto. L’impianto è collegato alla centrale termoelettrica dell’Ilva, che nello scorso marzo subì l’avaria di una caldaia, causando la fermata tecnica, a scacchiera, dei tre altiforni attualmente in marcia nel siderurgico: AFO 5, AFO 4 e AFO 2. In quel frangente gli altiforni furono fermati rigorosamente a turno e per non più di 24 ore di stop. Per effetto domino si fermarono anche il Treno nastri 1, nell’Acciaieria 1 fu impiegata una colata continua e un convertitore, mentre l’Acciaieria 2 marciò con due colate continue e due convertitori.
Sul posto dell’incidente sono intervenuti immediatamente i vigili del fuoco del distaccamento interno allo stabilimento e i tecnici dello SPESAL, il Servizio di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro dell’Asl di Taranto. Da prassi, i sindacati metalmeccanici saranno convocati dall’azienda che spiegherà le cause di quanto avvenuto ieri. Ovvero l’ennesimo incidente in una fabbrica in cui la manutenzione degli impianti è oramai lasciato al caso.
Intanto, da radio fabbrica continuano a giungere notizie poco confortanti. Gli operai della ditta dell’appalto Iris, ieri hanno incrociato nuovamente le braccia in quanto l’azienda continua a non corrispondere gli stipendi, per via dei ritardi accumulati dall’Ilva nei confronti delle ditte dell’indotto. Secondo Confindustria Taranto infatti, l’azienda avrebbe maturato crediti per oltre 46 milioni di euro.
E c’è sempre grande preoccupazione per quanto riguarda il pagamento degli stipendi a luglio: l’azienda ha comunicato ai sindacati che dell’eventuale mancato accreditamento, saranno informati soltanto 24 ore prima, in quanto si cercherà in tutti i modi di evitare un evento che scatenerebbe un malcontento e una protesta a quel punto difficilmente gestibile.
Infine, la prossima settimana dovrebbero tornare in Ilva i tecnici dell’AncelorMittal: pare infatti che qualcuno li abbia effettivamente visti ed accompagnati a “visitare” l’area a caldo. I tecnici del colosso indiano avrebbero preso visione dello stato in cui versano AFO 5, AFO 4 e l’acciaieria. Staremo a vedere. Buon weekend.
Gianmario Leone (TarantoOggi, 21.06.2014)