Insieme all’equipaggio salpano verso le isole di San Pietro e San Paolo, a bordo della barca a vela “King Arawak”, ormeggiata davanti al Castello Aragonese. Immagini da incorniciare come i sorrisi dei giovani velisti, capaci di sprigionare una vitalità ignota a tanti coetanei non sfiorati dalla malattia. E magari il breve viaggio offrirà anche l’occasione di incrociare qualche delfino.
Taranto è l’ultima tappa di “…Sognando Itaca”, iniziativa di vela-terapia dedicata ai pazienti ematologici, promossa dall’Ail in occasione della Giornata Nazionale per la lotta contro le leucemie, i linfomi e il mieloma. Nata da un’idea della sezione Ail di Brescia, questa edizione (la sesta) è stata realizzata con il patrocinio del Coni, della Federazione Italiana Vela, della Lega Navale Italiana, di AssoLaser, di Classe Iniqua 420, e si avvale della collaborazione in qualità di partner tecnico di Intermatica. E’ un lungo viaggio all’insegna della solidarietà, compiuto lungo il mar Adriatico iniziato a Trieste l’8 giugno e giunto oggi nel capoluogo ionico. Scelta non casuale, come sottolineato da Paola D’Andria, presidente della sezione locale dell’Ail, Taranto con le sue industrie inquinanti rappresenta una trincea di fuoco sul fronte della prevenzione, della cura e dell’assistenza sanitaria.
Con la signora D’Andria ci sono, tra gli altri, Daniel Lovato (presidente Ail Verona), Giuseppina Belli D’Elia, presidente Ail Bari, Roberto Brundisini (Direttore sanitario Cure Domiciliari Ail Taranto), Anna Rita Lemma (consigliere regionale), il capitano di vascello Vito D’Elia (in rappresentanza dell’ammiraglio di squadra Ugazzi). Ed è il dottor Brundisini a fornire alcuni dati interessanti sull’attività dell’Ail: «A Taranto il nostro organico è formato da tre medici, quattro infermieri e uno psicologo, tutti volontari – spiega – gli infermieri giocano un ruolo fondamentale: non si occupano solo dell’assistenza, ma si trasformano in veri e propri confidenti sia dei malati che dei loro familiari».
Ma torniamo all’Itaca Day. L’equipaggio della “King Arawak” è formato da una decina di persone. Non manca una mascotte: Chanel, una cagnolina imbarcatasi insieme al suo padrone. Il clima è festoso. Si salpa intorno alle 13.30. Altre quattro imbarcazioni (due della Marina Militare e due legate ad un’altra associazione) si aggregano durante il tragitto verso le isole. Mentre scriviamo forse sono ancora in viaggio. A noi non resta che augurare ai protagonisti di questa avventura buon vento. In mare e nella vita.
Alessandra Congedo
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