Ilva, moglie operaio morto: “La fabbrica uccide, la gente capisca”

0

targa corisiTARANTO –  ”La fabbrica uccide, la gente capisca che non e’ uno scherzo. Io, come mia sorella, abbiamo provato il dolore della perdita di un familiare per malattie che secondo noi sono state provocate dall’inquinamento dell’Ilva. Prima e’ morto per un tumore nostro padre Peppino, ex operaio Ilva, poi mio marito a soli 39 anni. Quello che e’ capitato a me non lo auguro a nessuno, ma puo’ capitare a chiunque”.

E’ l’amaro sfogo di Stefania Corisi, di 34 anni, moglie di Nicola Darcante, operaio del reparto Ocm-Cap (Officina centrale di manutenzione-Carpenteria) dell’Ilva, morto il 16 maggio scorso per un carcinoma alla tiroide che gli era stato diagnosticato sei mesi prima. In quel reparto sono una quindicina i casi di tumore e disfunzioni alla tiroide tra gli operai. Stefania Corisi, insieme alla sorella Sabrina e al cognato Luciano Murianni, oggi si e’ recata nella caserma dei vigili del fuoco di Taranto, in occasione dell’udienza preliminare legata al caso Ilva. ”Io – ha detto all’ANSA – sono stata non solo al reparto di Oncologia dell’ospedale Moscati, ma anche a Pisa e li’ si recano tantissime persone di Taranto per problemi analoghi. Ce lo ha detto anche l’endocrinologo che diagnostico’ la malattia a mio marito”. Stefania Corisi non vede ”la reazione che ci vorrebbe tra i cittadini. La gente e’ pochissima. Il problema interessa tutti. Io me ne andrei pensando quello che puo’ succedere ai miei figli, ma come faccio?”.(Ansa)

Lascia un commento