TARANTO – ”E’ imbarazzante il silenzio da parte del nuovo Commissario di governo. Dopo il primo approccio con lo stabilimento di Taranto, avvenuto ieri, Piero Gnudi ha evitato ogni pronunciamento pubblico”. Lo ha dichiarato Mario Ghini, segretario nazionale della Uilm rispetto allo stato di disagio che sta vivendo il gruppo siderurgico di proprieta’ della famiglia Riva. ”L’azienda – continua Ghini – e’ sempre piu’ in difficolta’, manca una seria pianificazione degli investimenti e quel poco di produzione rischia di fermarsi per mancanza di materie prime”. La Uilm stigmatizza anche che ”i lavori riguardanti l’Aia sono fermi e nel breve periodo pare che non possano avere inizio” e preoccupa ”l’incertezza che aleggia sul pagamento dei prossimi stipendi”. Il dirigente sindacale si e’ rivolto al Governo. ”Il presidente del Consiglio dichiara che per rilanciare il Paese si deve investire sul lavoro e sull’industria – sostiene Ghini – ma all’Ilva cio’ non succede. In questo senso, non possiamo accettare l’immobilismo sia dell’esecutivo che del Commissario”. ”Se nelle prossime ore non arriveranno segnali in controtendenza sulla prospettiva produttiva e del risanamento ambientale – ha sottolineato il segretario della Uilm di Taranto Antonio Talò – metteremo in atto tutto quanto necessario a determinare i processi di bonifica e di salvaguardia industriale indispensabili per dare un futuro al piu’ importante gruppo siderurgico italiano”. (Adnk)