ROMA – “La situazione è estremamente difficile, e il tempo è scarso. Il nuovo commissario Gnudi ha davanti a sé un compito complicato, che dovrà svolgere nel migliore dei modi cercando soluzioni che prevedano il ritorno alla normalità imprenditoriale dell’Ilva”. Antonio Gozzi, presidente di Federacciai, interviene a “Prima di tutto”, su Radio 1, sul futuro dell’Ilva. E sottolinea: “In 2 anni l’Ilva è stata sottoposta a shock di ogni tipo: giudiziari prima, e poi il commissariamento, e un’azienda senza imprenditori che la gestiscono è un’azienda destinata al fallimento. Chi pensa che i commissariamenti risolvano tout court i problemi delle aziende si sbaglia. Qui c’è da ricostruire una compagine societaria- ha aggiunto Gozzi- affidare a questa nuova compagine il compito di elaborare un piano industriale, basato su dati reali e non fantasie. Molti sono i gruppi potenzialmente interessati all’Ilva, dal gruppo franco-indiano Arcelor Mittal, che è il primo gruppo siderurgico mondiale, ma anche soggetti italiani come Marcegaglia, Arvedi. Bisogna fare in fretta, cercando di ricostruire a Taranto condizioni di normalità. L’ambientalizzazione deve essere conforme alle norme europee, quindi non si può chiedere a Taranto di fare di più di quello che fanno le altre siderurgie europee, il piano industriale deve essere fatto con un bilanciamento fra la produzione di coke e di acciaio, non si devono programmare riduzioni nella produzione, anzi: Taranto è il più grande stabilimento d’Europa e deve continuare ad esserlo”. (9 Col)