L’Autostrada delle Biciclette: 60 km di bellezze naturali al ritmo lento delle bici

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bicicletteTorna anche quest’anno, domenica 8 giugno,  l’attesissimo appuntamento con “L’autostrada delle Biciclette”, il progetto strategico inserito nella bozza del Piano del Parco che, per un giorno, trasforma un tratto importante di costa, la litoranea Otranto -S. Maria di Leuca, in un percorso da godere a piedi o in bicicletta. La manifestazione,  organizzata dal “Parco Costa  Otranto – Leuca e Bosco di Tricase” e da Salento Bici Tour, conta la collaborazione di numerose associazioni di ciclisti: dalle locali sezioni  della Federazione Italiana Amici della Bicicletta, alla UISP (Unione Italiana Sport Per tutti), passando per i gruppi di mountain bike e ciclismo su strada. La carovana ufficiale si ritroverà alle 9,00 alla Stazione FSE di Otranto

Domenica 8 Giugno l’utopia diventa realtà: bandite moto e auto, il limite massimo di 30 km orari segnerà il ritmo di centinaia di bici e gruppi a piedi, veri protagonisti della giornata. Per quanti lo vorranno sarà possibile usufruire di diverse soste e oasi di ristoro, presso le quali verranno illustrate le peculiarità naturalistico -culturali di questo suggestivo tratto costiero. Così i ciclisti troveranno qualcuno ad aspettarli a Porto Badisco grazie all’associazione ‘Terra’ che  farà una breve illustrazione su uno dei tesori del Parco la “Grotta dei Cervi”; ad Acquaviva  invece ci sarà la Cooperativa Ulisside per ospitare  i partecipanti all’interno del Museo Naturalistico, a Marina Serra la coop. ‘Terrarossa’ parlerà del “bosco di Tricase” e offrirà una degustazione di miele e caffè, infine in località Ciolo l’Associazione “Salento verticale” si occuperà di una piccola passeggiata a piedi in una delle tante grotte nella falesia. La tappa finale è prevista nel tardo pomeriggio a Santa Maria di Leuca: da qui è garantito il ritorno in autobus a cura degli organizzatori ( per coloro i quali si prenoteranno)

Siamo oggi in grado di commentare i primi dati circa le presenze turistiche nel nostro territorio: lo stereotipo di visitatore coincide con il turista europeo attratto da un offerta caratterizzata da mobilità slow tra i beni culturali ed ambientali” – aggiunge il Presidente del Parco Costiero ing. Nicola Panico– “Ci piace pensare che tale nuova tendenza sia anche un po’ merito del sistema dei Parchi del Salento ed in particolare del Parco Otranto Leuca che, ha fortemente cercato di creare questa grande opportunità per il territorio che coincide con l’Autostrada delle Bici. Ciò rappresenta il caposaldo fondamentale del progetto di mobilità lenta del Parco che offre peraltro uno spettacolo unico della natura, da godere muovendosi lentamente fotogramma dopo fotogramma. La risposta sempre più sensazionale da parte dei fruitori dell’area e delle iniziative proposte ci convince della bontà di tale vision e ci sollecita ancor di più a puntare sulla caratterizzazione responsabile della nostra offerta e proposta turistica”.

L’iniziativa rientra tra quelle promosse dal progetto “PARKS WITHOUT BORDERS” (www.parksforall.eu), sostenuto dal ETCP “Grecia-Italia 2007-2013”, con Lead Partner il Parco Otranto-Leuca, che promuove uno sviluppo sostenibile dei territori coinvolti favorendo l’accessibilità per tutti, la prevenzione incendi e la salvaguardia  della biodiversità esistente. Attraverso la realizzazione di eventi sportivi ed aggregativi come questo, il progetto “PARKS WITHOUT BORDERS” attiva le azioni di coinvolgimento della popolazione ( e non solo) al fine di diffondere la conoscenza del patrimonio naturalistico del Parco Otranto-Leuca e la sua salvaguardia attraverso azioni di sviluppo sostenibile.

Muretti a secco, ‘manganate’, insenature, specie vegetali rare endemiche o proveniente dai balcani, il volo dei falchi grillai, rendono questa costa  il fiore all’occhiello di un territorio che negli ultimi anni è diventato meta di una nuovo tipo di viaggiatori: i ciclo-turisti. Come spiega Carlo Cascione dell’associazione Salento Bici Tour: “questo tipo di turisti  viaggiano in bassa/media stagione, silenziosamente, provengono soprattutto dal nord Europa e dall’America, hanno una buona propensione alla spesa (sono solitamente di classe medio alta, mentre da noi si considera la bicicletta come un mezzo da ‘pezzenti’), amano la natura, la cultura e il buon cibo. Hanno due grandi nemici: la spazzatura e l’insicurezza. Per fortuna su quel tratto di costa, proclamata parco da ormai più di un lustro, non ci sono grandi problemi di sporcizia (che abbondano invece nell’entroterra). La sicurezza rappresenta invece una questione ancora aperta: proprio in bassa/media stagione la costa è preda di orde di motociclisti che la utilizzano come fosse un circuito di motoGP. Il rumore e le manovre spericolate potrebbero far allontanare i ciclo-turisti in cerca di mete più tranquille. Sarebbe un danno economico non da poco giacché questo tipo di mercato genera una discreta ricchezza che si distribuisce sul territorio. 

Per info e prenotazioni 392 11 44 073 oppure 346 086 27 17 (Salento Bici Tour).

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