TARANTO – La Uil di Taranto si costituirà parte civile nell’udienza preliminare legata all’inchiesta sull’Ilva ‘Ambiente svenduto’, che inizierà il 19 giugno prossimo al cospetto del gup Vilma Gilli e che vede imputate tre società e 49 persone fisiche, tra manager ed ex dirigenti del Siderurgico, esponenti politici, funzionari regionali e imprenditori. Lo hanno annunciato nel corso di una conferenza stampa il segretario regionale Aldo Pugliese e il segretario territoriale Giancarlo Turi, che hanno illustrato i motivi della decisione con l’ausilio dell’avv. Sergio Torsella, il quale ha redatto l’atto di costituzione. “Abbiamo deciso di essere rappresentati in questo processo per ragioni di coerenza – ha detto Pugliese – che la Uil ha sempre tenuto sulle problematiche dell’ambiente e della sicurezza di lavoratori e cittadini. Sin da quando esisteva l’Italsider pubblica, la Uil è stata l’unica organizzazione che ha portato avanti questa battaglia. Ci siamo costituiti parte civile nel 2000 insieme a Comune, Provincia e Regione Puglia, che poi ritirarono il mandato dopo aver firmato l’atto d’intesa, ritenendo che l’Ilva avrebbe fatto tutti gli interventi necessari a eliminare l’inquinamento industriale”. Pugliese ha poi ricordato la costituzione di parte civile della Uil nel processo per mobbing legato alla palazzina Laf e nel processo per le morti d’amianto, che si è concluso il mese scorso con la condanna di 27 ex dirigenti dell’Italsider e dell’Ilva. “Oggi – ha concluso Pugliese – ci costituiamo parte civile nel processo dei processi, perche’ riteniamo giusto sostenere questa causa nella difesa e nella tutela dei diritti alla salute e alla sicurezza dei lavoratori e di tutti i cittadini di Taranto e provincia”. (Ansa)