L’uscita in mare rientrava nell’ambito del progetto multidisciplinare “Kētos & Taras: Perle dello Ionio” realizzato dall’IISS Liceo Ferraris in collaborazione con la Jonian Dolphin Conservation, l’associazione scientifica che da sei anni studia e monitora la presenza dei cetacei nel Golfo di Taranto. All’IISS “Galileo Ferraris” il progetto, fortemente voluto dal dirigente scolastico, il Preside Marco Dalbosco, ha avuto inizio lo scorso febbraio con un colloquio motivazionale che, in considerazione delle numerosissime adesioni degli studenti, ha portato alla composizione di due classi.
Il progetto “Kētos & Taras: Perle dello Ionio”, coordinato dalla professoressa Carmela Mancini, è stato articolato in trenta ore di lezioni teorico-pratiche, durante le quali sono stati svolti diversi moduli riguardanti l’ecosistema marino e la biologia dei cetacei, e in cinque ore di lezione pratica a bordo del catamarano da ricerca Taras. Sei ragazzi distintisi per impegno e interesse, inoltre, frequenteranno un tirocinio estivo a bordo di Taras.
Scopo del progetto è stato promuovere tra gli studenti la conoscenza dell’ambiente marino e dei suoi abitanti, con particolare riferimento ai cetacei, mammiferi marini che rappresentano il nostro alter ego in acqua. Nella giornata di sabato scorso, 31 maggio, gli studenti hanno effettuato una uscita in mare a bordo del catamarano Taras partecipando in prima persona all’attività di monitoraggio e studio dei ricercatori della Jonian Dolphin Conservation: mollati gli ormeggi dal Molo Sant’Eligio con rotta verso Ginosa Marina, già a poche miglia dalla costa tarantina i ragazzi, armati di binocoli e bussole, hanno iniziato l’attività di ricerca.
Dopo due ore di navigazione, un temporale in arrivo ha però obbligato l’equipaggio ad invertire la rotta per rientrare alla base. Durante il ritorno sono stati incontrati due esemplari di pesce luna, avvistamento rarissimo in superficie, che si sono lasciati osservare per qualche minuto, ipnotizzando gli alunni con il loro modo unico di nuotare ondeggiando la lunga pinna dorsale triangolare.
A circa sei miglia dalla costa ecco l’alunna Alessia urlare “delfini…ci sono i delfini!”: a pochi metri da Taras ecco apparire un gruppo di cinque Tursiopi, il cui forte respiro in superficie rompeva il silenzio del momento; i giovani ricercatori del “Ferraris” hanno potuto così scattare tantissime foto e ammirare anche un cucciolo che nuotava affianco alla madre.
A conclusione della giornata un entusiasta Carmelo Fanizza, presidente della JDC, ha detto “per noi avvistare questa specie, in particolare quando a bordo ci sono le future generazioni, è qualcosa di davvero importante: il Tursiope, conosciuto anche come delfino dal naso a bottiglia, è infatti la specie che più di frequente troviamo negli acquari e nei delfinari, e vederlo invece nuotare libero in mare trasmette a tutti un senso unico di libertà e di speranza nel futuro”.
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