TARANTO – Il prossimo 19 giugno, il Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti chiederà di costituirsi parte civile nel processo per disastro ambientale che vede coinvolte 49 persone e tre società. La notizia è stata data nel corso di una conferenza stampa tenuta dai portavoce del Comitato, Aldo Ranieri, Massimo Battista, Stefano Sibilla e Francesco Nevoli. “Dopo aver fornito agli organi inquirenti un preziosissimo apporto nella fase delle indagini preliminari, culminato con l’applicazione di misure cautelari ai componenti del cosiddetto “governo ombra” grazie alle dichiarazioni illuminanti di un suo componente – si legge in una nota – il Comitato vuole essere presente anche nel processo e continuare a tenere il fiato sul collo degli imputati al fine di ottenerne la condanna alle pene severe che meritano per i misfatti commessi. Il tutto nella consapevolezza di rappresentare l’unica forma di energia sana operante in fabbrica a tutela della salute e sicurezza dei lavoratori, a differenze delle organizzazioni sindacali, menzionate nel capo A) di imputazione, già facenti parte del sistema “Archinà””.