La nostra terra oltre l’acciaio – Successo per il Simposio dei Due Mari

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marco marinelliTARANTO – La nostra terra oltre l’acciaio. Vino primitivo, olio extravergine di oliva, cozze del mar Piccolo: sono soltanto alcuni dei tesori che rendono preziosa la tavola imbandita nella sala del ristorante “Il Gambero” per la seconda giornata del Simposio dei Due Mari – Alla scoperta della cucina tarantina nella storia.

Questa volta il protagonista è un giovane talento del territorio, Marco Marinelli (nella foto, ndr), chef dell’O Gusto, che dopo aver girato il mondo si ritrova in riva allo Jonio per mettere a frutto l’esperienza maturata e dare sfogo alla sua creatività.

A condurre l’incontro, patrocinato dal Comune, è  il food expert Antonella Millarte, che guida i presenti in un mondo vasto e affascinante, dove ogni dettaglio ha la sua rilevanza. E’ lei a spiegare le origini e le  peculiarità di ogni prodotto usato nelle lezioni di cucina in programma dallo scorso 21 maggio . Il prossimo (e ultimo) appuntamento è fissato per il 4 giugno, ma il numero massimo di adesioni è stato già raggiunto. «Per queste lezioni abbiamo usato prodotti locali biologici e certificati – spiega la Millarte in una sala gremita da esperti e semplici appassionati di cucina – anche se questa è la terra dell’Ilva, abbiamo voluto evidenziare come la cultura della cucina possa essere un simbolo di orgoglio cittadino. Questo messaggio può essere molto forte fuori da Taranto».

simposioNon manca da parte dei promotori dell’iniziativa la soddisfazione per il successo ottenuto. Per le due lezioni di oggi  è stato necessario raddoppiare i posti a sedere e bloccare il numero delle prenotazioni. Segno evidente che la città ha “fame” di eventi in grado di valorizzare il territorio e sorridere alla natura. Non è un caso, inoltre, che tutti i materiali utilizzati per la  preparazione dei piatti e le degustazioni siano biodegradabili. E anche l’utilizzo di utensili di acciaio è stato ridotto al minimo. Insomma, piccole scelte dal grande valore simbolico.   (A. Cong)

Foto di Daniela Tagariello

 

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