«Sono degli eroi!». Ha detto Vincenzo Martimucci, presidente regionale della FSP (Federazione Speleologica Pugliese), riferendosi al lavoro che sta svolgendo il Gruppo Grotte Grottaglie per organizzare l’evento. «Si sono prestati a dar vita all’incontro che gli speleologi italiani tengono annualmente, pur sapendo di avere a disposizione solo tre mesi per l’organizzazione. Solitamente, tale raduno annuale, viene progettato un anno prima. Ma loro si sono messi in gioco ed hanno accettato la sfida, pur se la conferma a ché l’evento si svolgesse in Puglia gli sia giunta solo a febbraio».
“Puglia Underground 2014” unirà in un solo evento il raduno nazionale annuale e “Spelaion”, raduno regionale di speleologia organizzato ogni anno dalla Fsp. «La Fsp – ha spiegato Martimucci – rappresenta 22 gruppi speleologici pugliesi e circa 600 speleologi nei confronti delle istituzioni ed Enti di riferimento regionale e nazionale. A livello nazionale la Fsp è associata e rappresentata dalla Ssi (Società Speleologica Italiana), fondata nel 1903 a Bologna. La Ssi, membro dell’Union Internationale de Spéléologie – Uis, è riconosciuta come Associazione di protezione ambientale dal Ministero dell’Ambiente. Diversi nostri associati, poi, si rifanno a livello nazionale al Cai (Club Alpino Italiano)».
La Ssi conta in Italia circa 3500 soci e 150 gruppi collegati. A volere fortemente che il raduno degli speleologi italianai 2014 venisse organizzato fra le province di Taranto e Brindisi dal Gruppo Grotte Grottaglie, è stato il presidente della Ssi, Giampietro Marchesi.
«Conoscendo Grottaglie e il Gruppo Grotte – ha detto Marchesi – non ho avuto esitazione nel chiedere loro di ospitare l’edizione annuale del nostro raduno. Solitamente, lo organizziamo fra ottobre e novembre. Quest’anno, si sono create le condizione per cambiare periodo e sceglierne uno favorevole per la Puglia. Conosco questo territorio e lo trovo meraviglioso. Anche la location scelta è incantevole. Molti nostri associati non amano le novità, ma sono sicuro che l’evento sarà un successo e chi non verrà se ne pentirà».
Quello della speleologia è un settore di nicchia. Non sono tanti coloro che lo praticano. «Ci si avvicina alla speleologia per passione – ha detto Marchesi – il mondo sotterraneo c’è e bisogna sapere che esiste e che è correlato a ciò che c’è sopra. Coloro che si accostano a questo mondo sono pochi. E questo è un bene per la sua salvaguardia. Chi vuole conoscerlo per curiosità, capisce subito se non ne può fare più a meno. I sacrifici per viverlo sono tanti, ma le sensazioni che si provano e le meraviglie che hai la possibilità di vedere, sono impagabili. È un mondo che ha bisogno di essere conosciuto, ma che non tutti possono affrontare».
«Esplorando le grotte – ha concluso Martimucci – esplori te stesso. Diventa un rapporto con madre natura che ti mette difronte ambienti spettacolari che sono lì da milioni di anni e che ti fanno ritornare ad avere un rapporto migliore con te stesso e ti aiutano a trovare un equilibrio interiore».
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