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Ilva, si allunga l’ombra della solidarietà

TARANTO – Come annunciato lo scorso 6 maggio, in un incontro che si è svolto ieri mattina in azienda, l’Ilva ha comunicato ai sindacati metalmeccanici l’estensione dei contratti di solidarietà. Saranno coinvolti 1.161 addetti a partire dal prossimo 3 giugno. Si tratta del personale che opera tra manutenzioni e staff (servizi) sugli impianti. Non è stato firmato alcun accordo, visto che l’azienda aveva già comunicato nella riunione del 6 che dopo il ricorso alla solidarietà per circa 2.500 normalisti (i quali adesso lasciano lo stabilimento alle 15 anziché alle 16 essendo l’ultima ora a carico della solidarietà, e questo dal lunedì al venerdì) e la rimodulazione dello stesso ammortizzatore sociale, tenendo presente una base più ampia di lavoratori e le ore di lavoro, la stessa avrebbe coinvolto anche il personale degli impianti.

Ricordiamo che l’accordo fu firmato soltanto da Fim Cisl e Uilm Uil, mentre Fiom Cgil e Usb non sottoscrissero l’intesa. L’accordo prevede che i contratti di solidarietà siano 3.407 in totale. Qualcosa in meno rispetto ai circa 3.535 concordati lo scorso gennaio. La novità però è che mentre sino al 5 maggio la solidarietà era distribuita su 8.800 lavoratori, adesso i 3.407 riguarderanno 10.278 lavoratori, con un rapporto del 33,15 per cento. In pratica, soltanto un migliaio di lavoratori non sarà inglobato in questa nuova intesa.

Andando ai crudi numeri, saranno 120 le unità del reparto IMA 1 (che lavorano allo sporgente del porto) ad essere interessate dalla solidarietà. Saranno 325 in Acciaieria, 116 invece le unità interessate nei Tubifici 1 e 2 e nel reparto Finatura Nastri 2. 65 nel reparto Produzione Lamiere 2, mentre 74 le unità nei tubifici 1 e 2 e nel reparto Rivestimenti ERW, 120 nel LAF (Laminatoio a freddo) e 57 Pgt (fabbrica ossigeno). A partire dal 1 agosto, 80 nel reparto Energia, altri 80 nel reparto DTA (trattamento acque), 14 nel reparto logistica e 60 nel reparto Lab-Eco.

Infine, nella serata di ieri si è registrato un nuovo incidente nel siderurgico, nel reparto Treno Nastri 2. Secondo fonti provenienti dalla fabbrica, il lavoratore M. G., meccanico di pronto intervento, era intento ad effettuare operazioni di cambio cilindro, quando ha ricevuto una “ribaltina” su un piede: immediatamente soccorso, è stato trasportato al Santissima Annunziata. Mentre scriviamo è in sala operatoria e rischia l’amputazione di quattro dita. Sull’accaduto hanno avviato accertamenti i funzionari dello SPESAL (Servizio di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro) dell’Azienda sanitaria locale. C’è poco da stare allegri. 

Gianmario Leone (TarantoOggi, 22.05.2014)

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