Marcegaglia, futuro incerto per i lavoratori a Taranto
TARANTO – Ancora un nulla di fatto, dopo l’incontro di ieri al ministero, per la vertenza della ‘Marcegaglia-Buildtech’, che produceva a Taranto pannelli fotovoltaici e ha deciso di chiudere il sito in attesa di una possibile riconversione. L’azienda aveva annunciato 134 esuberi, ma il licenziamento era stato scongiurato con la cassa integrazione.
Le segreterie di Taranto di Fim, Fiom e Uilm fanno presente che ”la Praxi, l’azienda incaricata ad effettuare lo scouting per la reindustrializzazione del sito, non ha portato nulla di nuovo rispetto ai contatti in essere con due aziende straniere interessate al fotovoltaico, comunicando di aver allargato la ricerca anche ad altri settori merceologici, tipo la logistica portuale e l’industria aerospaziale, ma di non aver avuto alcun tipo di riscontro ad oggi”. Il tempo, aggiungono i sindacati, ”sta scorrendo inesorabilmente e l’anno di Cassa integrazione straordinaria per crisi sta scadendo.
Pertanto, come organizzazioni sindacali, siamo seriamente preoccupati visto lo stato dell’arte della vertenza, a questo sommiamo l’indifferenza della stessa azienda Marcegaglia che pensa di risolvere i problemi degli stabilimenti al nord Italia, cercando di trasferire una linea di produzione di pannelli coibentati, lasciando a Taranto disoccupati e capannoni vuoti. “Il 27 maggio terremo alle ore 9 – concludono i sindacati metalmeccanici – un’assemblea e a valle della stessa con i lavoratori saranno discusse nuove iniziative sindacali in previsione dell’incontro prossimo al Mise convocato tra un mese. Invitiamo ed esortiamo, altresi’, le Istituzioni tutte, Comune, Provincia e Regione, ad alzare il giusto livello di attenzione e supporto, affinche’ sul territorio di Taranto non rimanga un altro scheletro da rimpiangere”. (Ansa)