«Abbiamo letto quanto emerso dalla relazione tenuta oggi a Milano dal Presidente di Federacciai con stupore. Ci attendevamo che fosse adeguata alle difficoltà drammatiche del settore e alle proposte d’iniziativa degli industriali acciaieri; purtroppo abbiamo registrato una difesa acritica delle famiglie proprietarie del siderurgico italiano e una critica al Governo e al sindacato mal argomentata». E’ il commento del segretario nazionale della Fim Cisl Marco Bentivogli che in una nota aggiunge: « Su tutte le vicende; dalla Lucchini, all’Alcoa, per passare all’Ilva di Taranto abbiamo riscontrato una colpevole assenza della siderurgia italiana nella ricerca di soluzioni che li coinvolgesse direttamente. Da anni ricerchiamo una posizione comune per il rilancio del settore in cui però, ognuno faccia la sua parte. Nella situazione attuale l’attacco e la delegittimazione lanciata al commissario Bondi non è altro che lo sfascismo nei confronti dell’unica soluzione concreta messa in campo per il rilancio dell’Ilva». Conclude Bentivogli: «In questi anni per fortuna i comportamenti della siderurgia italiana non si sono appiattiti su una posizione (tipicamente italiana) in cui si punta il dito sempre lontano da se stessi, senza mai fare autocritica. Ci auguriamo che queste articolazioni virtuose conducano Federacciai a riscoprire una linea più sfidante, meno ripiegata e rassegnata, che invece determinerebbe la progressiva scomparsa del settore dalla nostra penisola, come già in larga parte sta avvenendo».