Processo a Riva, Tribunale di Milano: ministero Sviluppo economico è parte civile contro imputati
Il ministero dello Sviluppo economico e’ parte civile, solo per quanto riguarda le persone fisiche, nel processo milanese a carico di Fabio Riva, di altre due persone e della societa’ Riva Fire, la holding che controlla l’Ilva di Taranto, con al centro una presunta truffa allo Stato da cento milioni di euro. Lo ha stabilito il giudice della terza sezione penale del Tribunale di Milano, che ha accolto la richiesta dei legali del ministero. Respinta, invece, l’istanza di costituzione come parte civile di Simest, societa’ controllata dalla Cassa depositi e prestiti, e del ministero dello Sviluppo economico per quanto riguarda le societa’ in quanto ”le domande sono state presentate in maniera tardiva”. No anche alla citazione della societa’ Riva Fire come responsabile civile. Secondo l’accusa, sarebbe stata creata una societa’ ad hoc, l’Ilva Sa, per aggirare la normativa sull’erogazione di contributi pubblici per le aziende che esportano all’estero.
PROCESSO RINVIATO – Intanto, il processo inerente una maxi-evasione fiscale realizzata nel 2007 è stato rinviato al 7 luglio. A presiedere il collegio della prima sezione penale del Tribunale di Milano sara’ un nuovo giudice, in quanto l’attuale oggi ha deciso di astenersi per una questione di incompatibilita’. Gli imputati sono Mario Turco Liveri e Agostino Alberti, all’epoca rispettivamente responsabile finanziario e responsabile fiscale del gruppo dell’Ilva di Taranto, e l’ex manager di Deutsche Bank Angelo Mormina. (ANSA)