Ilva, Piano industriale a metà – Serviranno 3-4 mesi per farlo partire
TARANTO – Si è concluso in tarda serata ieri a Roma, l’incontro tra le segreterie nazionali di Fim Fiom Uilm e il commissario straordinario dell’Ilva, Enrico Bondi. Per prima cosa il commissario ha informato i sindacati che ci vorranno altri 3-4 mesi per completare iter formale e far partire piano industriale. Si è infatti da poco avviata la fase istruttoria con il Mise e a breve inizierà il confronto con gli azionisti che devono rispondere sull’aumento di capitale entro il 23 maggio.
Per quanto riguarda il piano di investimenti, entro il 2016 sono previsti quasi 2,5 miliardi di euro per l’Aia, Rischi incidenti rilevanti, efficientamento energetico (1,8 miliardi). 1300 interventi su amianto, adeguamento carri ponte, biomonitoraggio dei lavoratori, prevenzione infortuni (635 Mln). Entro il 2020 investimenti tecnici industriali, (come ad esempio il rifacimento Afo5, il reparto zincatura per lo stabilimento di Genova, forno di pre-riduzione) di innovazione e qualità (1,75 miliardi). In totale 4,185 miliardi dal 2013 al 2020.
Per il reperimento risorse ci vuole un aumento di capitale necessario di 1,8 miliardi e 1,5 miliardi di finanziamento più altre risorse interne. Bisognerà inoltre raggiungere una maggiore competitività e drastica riduzione inquinanti grazie ad una prima fase acquisto di ferro pre-ridotto, mentre nella seconda fase produrlo in azienda. Inoltre, per far sì che ciò avvenga realmente, servirà acquistare il gas ad un giusto prezzo di mercato. Per quanto riguarda i volumi l’obiettivo va dalle 6,2 MlnT del 2013 alle 9 MlnT del 2020 e il 17% di MOL pari a 900 milioni. Soltanto “al verificarsi di queste previsioni vi sarà la tutela degli attuali assetti occupazionali”. Il conto alla rovescia è iniziato.
G. Leone (TarantoOggi, 16.05.2014)