Ilva, anche Usb Taranto si costituirà parte civile nel processo per disastro ambientale
TARANTO – Anche l’Usb, l’Unione sindacale di base, si costituirà parte civile nel processo per il disastro ambientale dell’Ilva di Taranto che comincerà il 19 giugno a Taranto con l’udienza preliminare nella quale il gup, Vilma Gilli, dovrà decidere in merito alle 53 richieste di rinvio a giudizio fatte dalla Procura di Taranto. Cinquantatre all’atto della richiesta ma ora scese a 52 con la scomparsa di Emilio Riva, avvenuta lo scorso 30 aprile. Il decesso della persona estingue infatti i reati ed Emilio Riva era contestata l’associazione a delinquere finalizzata al disastro ambientale.
I particolari della costituzione di parte civile verranno resi noti dalla stessa Usb in una conferenza stampa che il sindacato terrà lunedì prossimo. “La nascita dell’Usb all’Ilva di Taranto ha interrotto un antico “sodalizio” tra proprietà e organizzazioni sindacali “compiacenti”, consentendo a migliaia di lavoratori di scegliere Usb nelle elezioni Rsu dello scorso novembre, facendo diventare la nostra organizzazione un punto di riferimento dentro e fuori la fabbrica” dice l’Usb in una nota, riferendosi in particolare al risultato elettorale che l’ha vista terza sigla sindacale nell’Ilva, dopo la Uilm Uil e la Fim Cisl e prima della Fiom Cgil. “Questo straordinario momento democratico – dice l’Usb – ha fatto saltare equilibri consolidati, i cui protagonisti cercano ora con ogni mezzo di denigrare e di estromettere dal panorama sindacale tarantino l’Usb”. Per il sindacato di base, “la costituzione di parte civile nel processo Ilva è un ulteriore passaggio del progetto di crescita in città e nella fabbrica per affermare il diritto al lavoro, alla sicurezza, alla salute ed all’ambiente”. Nei giorni scorsi anche la Cgil di Taranto e la Fiom Cgil hanno annunciato la costituzione di parte civile nel processo Ilva. (Agi)