Giro d’Italia, il segreto del successo? L’entusiasmo della gente
TARANTO – Quanto è cambiato il Giro d’Italia dalla sua prima edizione (era il 1909) ad oggi? Tantissimo ma la sua essenza, che è anche quella del ciclismo, rimane intatta. Nel corso degli anni sono state trasformate le biciclette, sempre più leggere, sono migliorate le strade, sempre più asfaltate e curate prima del passaggio dei corridori, è cresciuto in maniera esponenziale l’interesse dei media e della lunga “carovana” pubblicitaria al seguito.
Tuttavia la fatica degli atleti e l’entusiasmo della gente per strada al passaggio dei propri beniamini non è stato scalfito nemmeno dai più inquietanti casi di doping scoperti negli ultimi anni. Il passare del tempo ha consegnato alla storia e alla memoria collettiva nomi “monumento” dello sport mondiale, da Gino Bartali a Fausto Coppi passando per Eddie Merkx e Marco Pantani, modi diversi di intendere la corsa e il dolore fisico.
Quest’anno la gara, che partirà venerdì 9 maggio da Belfast (Irlanda), ha tra i favoriti Ivan Basso (Cannondale), Joaquim Rodriguez (Team Katusha), Rigoberto Uran (Omega Pharma-Quick Step Cycling Team), Cadel Evans (Bmc Racing Team), Nairo Quintana (Movistar Team). I big, presumibilmente, entreranno in scena sulle salite dolomitiche ma non è da escludere che alcuni di loro potrebbero ravvivare la gara già dalla quinta tappa: quella da Taranto a Viggiano.
Se, da un lato, è difficile dire chi premierà l’asfalto, dall’altro, è semplice pronosticare che il pubblico sulle strade di tutta Italia sarà numerosissimo. Perchè il Giro non è solo una competizione sportiva ma una vera e propria festa di piazza che coinvolge tutte le città interessate dal passaggio della carovana rosa. Anche a Taranto si svolgeranno diverse iniziative collaterali che vedranno piazza Immacolata al centro de “Il villaggio Taranto in Rosa”. In particolare dall’11 al 13 il borgo ospiterà numerosi eventi e attività aperte ai cittadini ed ai turisti.
Luca Caretta