TARANTO – I giudici del Tribunale del Riesame di Taranto hanno respinto l’appello della difesa contro la decisione del gup Vilma Gilli di rigettare la richiesta di revoca degli arresti domiciliari presentata dai legali di Alfredo Ceriani, Giovanni Rebaioli, Agostino Pastorino ed Enrico Bessone, funzionari dell’Ilva coinvolti nell’inchiesta sul presunto disastro ambientale provocato dall’Ilva. I quattro indagati, secondo l’accusa, hanno fatto parte di una ‘struttura ombra’ che rispondeva direttamente alla famiglia Riva e governava lo stabilimento siderurgico, contribuendo così al disastro ambientale di Taranto. Gli indagati finirono in carcere il 6 settembre 2013 ed ottennero successivamente i domiciliari su disposizione del Tribunale del Riesame, che annullò però la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di Lanfranco Legnani (74 anni), indicato come ‘direttore ombra’ fino al 2009. Gli indagati, difesi dagli avvocati Egidio Albanese, Franz Pesare e Luca Sirotti, compariranno il 19 giugno prossimo davanti al gup Gilli per l’udienza preliminare legata all’inchiesta per disastro ambientale a carico dell’Ilva. (Ansa)