Si tratta di un documento condiviso, messo a punto da politici, imprenditori, sindacati, operatori nel settore marittimo, mentre il presidente della commissione regionale Trasporti, Donato Pentassuglia, incontrerà mercoledì a Brindisi, nell’ambito dell’inaugurazione del Salone Nautico di Puglia, il sottosegretario ai Trasporti e Infrastrutture, Umberto Del Basso, che si sta occupando proprio della riforma della Autorità portuali. Se l’Autorità portuale di Taranto fosse accorpata a quella di Bari stando alle ipotesi che circolano – Lupi ha detto che la riforma sarà varata a metà maggio -, l’Authority di Taranto perderebbe la gestione “autonoma” dei 25-28 milioni di euro che ad oggi amministra ogni anno. “Abbiamo recuperato in questi anni – spiegano fonti dell’Autorità portuale – 159 milioni d’investimenti solo di nostre entrate. Inoltre, tra poco più di un anno dovremmo chiudere la partita della piattaforma logistica. Davvero vogliamo che tutto vada vanificato?”. Inoltre, rilevano fonti dell’Authority, “nell’ipotesi di accorpamento con Bari bisognera’ anche valutare altre sostanziali differenze: nel 2011, ad esempio, Taranto annovera 40 milioni di tonnellate di traffici mercantili mentre Bari solo 4 milioni di tonnellate. Nel 2012, inoltre, 34 milioni di tonnellate costituiscono il bilancio di Taranto, 4,5 a Bari”.
Sia dal Comune di Taranto che dall’Autorità portuale di Taranto viene quindi reputato un controsenso eliminare l’Authority se si considera che lo scalo tarantino fa parte dei corridoi trasportistici europei e che nell’area del porto sono in cantiere due grandi investimenti: 200 milioni per la piastra logistica, derivante da un project financing, e altrettanti per l’ammodernamento del terminal container di Evergreen. Proprio per quest’ultimo progetto, proprio domani l’Autorità portuale dovrebbe lanciare il bando di gara per i dragaggi nell’area di mare antistante il terminal. Si tratta di lavori per circa 80 milioni di euro finalizzati a portare la profondita’ dei fondali a 16,50 metri. Ma oltre a difendere l’autonomia dell’Autorità portuale, il Comune di Taranto vuole rilanciare anche la questione della Costa Concordia, ovvero la possibilità che la nave naufragata al largo dell’isola del Giglio possa essere smantellata a Taranto a ridosso del quarto sporgente. “Chiederò che gli imprenditori tarantini – precisa il sindaco Ezio Stefano – siano messi nelle condizioni di presentare la loro proposta”. (Agi)
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