Vertenza vigilanti ilva, Fiom: “Licenziamenti per chi non accetta il cambio di mansione”

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ILVA NUOVATARANTO – L’ipotesi di accordo sulla riorganizzazione del settore Vigilanza ”sottoscritta dall’azienda e dalle organizzazioni sindacali Fim Cisl, Uilm Uil ed Flmu Cub prevede la conferma dei licenziamenti per i lavoratori che non accettano il cambio di mansione”. Lo spiega in una nota la segreteria territoriale della Fiom Cgil di Taranto che fa presente di essersi opposta ”sino all’ultimo a questa impostazione ricattatoria voluta dall’azienda ed avallata da altre sigle sindacali, chiedendo alla stessa il ritiro della procedura di mobilita”’. La bozza dell’accordo per scongiurare il ricorso alla mobilità, e quindi il licenziamento, di 57 dei 179 addetti alla vigilanza nello stabilimento siderurgico di Taranto, è stata firmata alcuni giorni fa da azienda e parte dei sindacati. La ratifica è però subordinata al responso dell’assemblea dei lavoratori interessati. Il nuovo incontro tra le parti è fissato per il 30 aprile. ”Non abbiamo sottoscritto l’ipotesi di accordo – precisa Giuseppe Romano della Fiom Cgil – perchè è la prima volta a Taranto che vengono firmati dei licenziamenti e riteniamo quantomeno inverosimile chiedere con referendum ai lavoratori interessati se vogliono essere licenziati o meno. Questa vicenda va in continuità, purtroppo, con l’andamento delle relazioni industriali degli ultimi mesi all’interno dell’Ilva”. La Fiom considera ”l’intera vicenda della vertenza Vigilanza Ilva un brutto precedente – conclude Romano – e l’inizio di una nuova strategia aziendale finalizzata alla riorganizzazione reparto dopo reparto dell’intero stabilimento”. (Ansa)

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