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Ilva e trasporto oncologico, “Taranto Futura” e “Fondo Antidiossina” a tutto campo

TARANTO – Nella città dei due mari l’emergenza ambientale passa anche dalle novità sugli ultimi esami chimici commissionati da associazioni ambientaliste sulle mamme primipare del capoluogo e sulle informazioni legali in merito al trasporto oncologico fornite a tutela dei cittadini. Per questo motivo, stamattina, Nicola Russo, presidente del comitato “Taranto Futura” e Fabio Matacchiera, presidente della onlus “Fondo Antidiossina”, hanno unito le forze nel corso di una  conferenza stampa tenutasi al centro sportivo “Magna Grecia”.

Matacchiera ha preannunciato alcune importanti notizie che saranno ampiamente diffuse nei prossimi giorni. «L’onlus “Fondo Antidiossina” – ha detto – sta continuando a campionare e a far analizzare campioni di sostanza organica animale e umana. Abbiamo nuovi dati sul latte materno di mamme primipare di Taranto e sulle polveri di deposizione presenti sulle superfici dei terrazzi di abitazioni civili. Attualmente abbiamo dati che stiamo verificando perchè in fase di elaborazione. Saranno divulgati prossimamente. I valori riscontrati –  facendo riferimento alle tabelle e alle norme vigenti – sono tutti superiori ai valori di azione ed ai tenori massimi ».

A Matacchiera ha fatto eco l’avvocato Russo. «E’ entrata in vigore – ha affermato il giudice di pace – la direttiva europea n. 75 del 2010, la quale dice che in caso di pericolo per la salute dei cittadini bisogna sospendere l’attività degli impianti di combustione. Questo, attualmente, non è avvenuto e per questo invitiamo il sindaco ad emanare urgentemente un’ordinanza per chiudere l’area a caldo. Ci sono delle soluzioni, anche dal punto di vista occupazionale, per i lavoratori tarantini dell’Ilva».

Per quanto riguarda i pazienti oncologici, ha ribadito Russo, “invitiamo il Comune di Taranto a rivedere il Piano sanitario, in particolare il Piano di zona per l’assistenza ai malati, perchè l’art. 14 della legge 328 del 2000 prevede il piano individuale di assistenza per ogni malato, in questo caso, oncologico”. Ed ha aggiunto: “Secondo la giurisprudenza amministrativa questo piano individuale prevede anche il trasporto dei pazienti oncologici. Pertanto  invitiamo il Comune e la Provincia, in base alla loro competenza, a rivedere il piano di assistenza sanitaria poiché  la Regione Puglia ha previsto 10 milioni di euro per l’assistenza ai malati. I soldi, quindi, ci sono.  I malati oncologici hanno diritto al trasporto e il nostro comitato è disponibile ad aiutare i cittadini nella presentazione delle domande al Comune e all’Asl”.

Luca Caretta

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