Ilva, Bonelli ha presentato esposto in procura per ritardo piano ambientale
TARANTO – Il coportavoce nazionale dei Verdi Angelo Bonelli ha presentato una denuncia all’autorità giudiziaria affinchè apra un’indagine per verificare se dietro il ritardo nella presentazione del piano ambientale dell’Ilva ”ci sia una precisa strategia omissiva che ha come scopo quello di mettere in secondo piano ambiente e salute ancora una volta”. Analogo esposto è stato inviato all’Unione europea. ”Come e’ possibile – si chiede Bonelli – che un documento di questa rilevanza non sia stato reso pubblico e sia stato dimenticato un piano che avrebbe dovuto, secondo il governo ridurre inquinamento e quindi ridurre l’impatto sanitario?”. La spiegazione ”di questa vergogna – aggiunge il leader ecologista – sta tutta nei commi 5 e 6 dell’art.1 del decreto 61/2013.
Si rallenta la pubblicazione del piano ambientale per dare più tempo alla presentazione del piano industriale su cui Bondi che ha problemi per la questione del prestito ponte e del possibile intervento della Cassa depositi e prestiti su cui il governo sta lavorando”. In realtà, attacca Bonelli, ”il piano è stato fatto dall’Ilva come conferma l’email di risposta alle osservazioni messo sul sito del ministero Ambiente. Alle osservazioni al piano rispondeva il commissario straordinario Ilva ovvero Bondi. Molte associazioni, cittadini e il sottoscritto a nome dei Verdi che avevano presentato numerose osservazioni alla proposta di piano entro il 12 novembre 2013 come previsto dalla legge non hanno ricevuto alcuna risposta tranne un’email inviata da commissariostraordinario@gruppoilva.com. E’ Incredibile – conclude Bonelli – che a dare la risposta sulle misure ambientali da adottare in nome dell’interesse pubblico sia l’Ilva e non il ministro dell’Ambiente”. (Ansa)