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Registri Tumori, confronto tra esperti – A Taranto si lavora sui dati del 2009 e del 2010

 TARANTO – Ci sono anche Francesco Forastiere e Annibale Biggeri tra i relatori della XVIII Riunione Scientifica dell’Associazione Italiana Registri Tumori, una “tre giorni” di confronto su diversi temi sanitari e scientifici. Si tratta dei due illustri esperti che, insieme a Maria Triassi, hanno redatto  la perizia epidemiologica commissionata dalla Procura ionica su richiesta del gip Patrizia Todisco, nell’ambito dell’inchiesta per disastro ambientale a carico dell’Ilva.

Entrambi hanno preso parte sia al seminario satellite tenuto in mattinata che  alla tavola rotonda pomeridiana incentrata sul rapporto tra ambiente e tumori, tenute nell’ex Caserma Rossarol, sede del Polo universitario jonico. Con loro anche il dottor Pietro Comba dell’Istituto Superiore di Sanità, il dottor Paolo Ricci dell’Istituto Tumori di Mantova, e il dottor Francesco Donato dell’Università degli Studi di Brescia. Ognuno di loro ha testimoniato la sua esperienza in contesti lontani ma in qualche modo simili alla realtà tarantina.

REGISTRO TUMORI TARANTO:  SI STA COMPLETANDO IL QUINQUENNIO – E’ ovvio che in questa giornata inaugurale (i lavori si concluderanno giovedì prossimo) i riflettori siano stati puntati anche sul Registro Tumori Asl  Taranto. I dati raccolti nel triennio 2006-2008 sono già noti, ma l’attività del gruppo di lavoro non si è ancora conclusa. «Stiamo completando il quinquennio – spiega il dottor Sante Minerba, responsabile del Registro – alla fine avremo non solo i dati di incidenza, ma anche quelli relativi alla prevalenza e alla sopravvivenza. I dati di prevalenza ci permettono di sapere quanti sono i malati oncologici  nella loro totalità. Sono informazioni utili alla Regione e alla Asl per programmare sul territorio un’adeguata assistenza. I dati di sopravvivenza, invece, servono a valutare l’andamento delle terapie farmacologiche e chirurgiche, se ci sono dei miglioramenti nei tempi di guarigione. Sono questi i tre parametri che contraddistinguono il Registro Tumori: incidenza, prevalenza e sopravvivenza”.  Il lavoro sui dati del 2009 dovrebbe concludersi quest’anno. Il lavoro sul 2010 terminerà l’anno prossimo.

LE CRITICITA’ –   Nel triennio 2006-2008 sono stati identificati nella popolazione residente della Asl ionica 8.811 nuovi casi di tumore, dei quali 4.866 tra i maschi, pari al 55% del totale, e 3.945 tra le femmine, pari al 45% (leggi anche qui). «I dati dell’intera provincia di Taranto sono leggermente superiori rispetto ai Registri Tumori del Sud e inferiori rispetto ai Registri del Nord – spiega il dottor Minerba – il problema non è la provincia, ma la città di Taranto che, confrontata con gli altri distretti, presenta un eccesso per diversi tumori: polmone, pleura, vescica, mammella, rene. In base allo Studio Iesit (Indagine epidemiologica nel sito inquinato di Taranto) presentato a novembre scorso e alla perizia del professor Forastiere la maggiore incidenza si registra in Città Vecchia, Borgo e Tamburi».  

COMBA: EMERGENZA SANITARIA CERTIFICATA – «L’emergenza ambientale e sanitaria a Taranto è  stata certificata da studi scientifici». E’ il commento del dottor  Pietro Comba (Istituto superiore di Sanità) che aggiunge: «Questa è una città nella quale alcune patologie tumorali, in particolare i tumori del polmone, e anche non tumorali, soprattutto le malattie respiratorie, hanno una incidenza in alcuni casi più elevata che nella popolazione della Puglia nel suo complesso, e questo è spiegato dalla quantità  e qualità delle immissioni del polo industriale».

LO  STUDIO SENTIERI VA AVANTI – Nei giorni scorsi, su proposta del Ministro della Salute e di concerto con i Ministri delle Politiche Agricole alimentari e forestali e dell’Ambiente, del territorio e del mare, di intesa con il presidente della Regione Puglia, è stata firmata la direttiva per l’aggiornamento dello studio “SENTIERI” relativo al territorio di Taranto e Statte per la situazione d’emergenza connessa all’Ilva di Taranto. L’attività di raccolta ed elaborazione dei dati epidemiologici verrà svolta dall’Istituto Superiore di Sanità con la collaborazione della Agenzia regionale per la protezione ambientale della Regione Puglia e della Asl di Taranto. «Noi siamo già inseriti nel gruppo di lavoro – conclude il dottor Minerba – con questa attività avremo uno spaccato ancora più preciso sulla situazione della mortalità nei siti inquinati». Dell’impatto dell’inquinamento ambientale a Taranto si parlerà anche domani mattina con un intervento del dottor Michele Conversano, direttore del Dipartimento di Prevenzione della Asl ionica.

Alessandra Congedo

 

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