Ogm, attivisti no global “invadono” campo Fidenato in Friuli

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attivisti ogmVIVARO (PORDENONE) – Attivisti dei centri sociali del Nordest e dell’Emilia hanno “invaso” stamani a Vivaro il campo di Giorgio Fidenato, l’agricoltore friulano che ha seminato lo scorso anno mais Ogm. Lo ho comunicato su Twitter l’attivista triestino Luca Tornatore, allegando una fotografia di un gruppo che, vestito con tute bianche, ha anche tracciato con lo spray scritte sulle strada che costeggia il campo.   “No alla violenza per contestare un modello di sviluppo che e’ rifiutato da quasi quasi otto italiani su dieci (76 per cento ) che sono contrari all’utilizzo di organismi geneticamente modificati (Ogm) nell’agricoltura in Italia, dove si e’ giustamente fatta la lungimirante scelta di non coltivare biotech”. E’ quanto afferma la Coldiretti sulla base di una indagine Ipr marketing nel commentare l’azione degli attivisti.

“La difesa del territorio nazionale dalla contaminazione da Ogm – sottolinea la Coldiretti – e’ un obiettivo condiviso dalla grande maggioranza degli italiani che e’ previsto dalla legislazione e che deve essere difeso dalle autorita’ responsabili . Gli organismi geneticamente modificati (Ogm) in agricoltura – continua la Coldiretti – non pongono solo seri problemi di sicurezza ambientale e alimentare, ma soprattutto perseguono un modello di sviluppo che e’ il grande alleato dell’omologazione e il grande nemico della tipicita’, della distintivita’ e del Made in Italy. Nell’Unione Europea – conclude la Coldiretti – nonostante l’azione delle lobbies che producono ogm, nel 2013 sono rimasti solo cinque, sui ventotto, i paesi a coltivare Ogm (Spagna, Portogallo, Repubblica Ceca, Slovacchia e Romania), con appena 148mila ettari di mais transgenico MON810 piantati nel 2013, la quasi totalita’ in Spagna (136.962 ettari). (Fonte: Ansa)

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