TARANTO – Riceviamo e pubblichiamo una nota del Comitato Organizzatore Marcia 6 Aprile. Di seguito le note dei Verdi Taranto e del Meet Up 192 “Amici di Beppe Grillo”. Come anticipato nei giorni scorsi, sicuramente non parteciperà all’evento il comitato “Cittadini e lavoratori liberi e pensanti” che ha espresso forti perplessità sulla presenza dell’arcivescovo Filippo Santoro. “Il cambio alla guida della curia – dicono i “liberi e pensanti” – non ha portato quella inversione di rotta che in tanti auspicavano con fiducia. Mons. Filippo Santoro si è sempre espresso a favore dell’ambientalizzazione dell’Ilva e non ha mai perso occasione per sottolineare la pari dignità tra il diritto al lavoro ed il diritto alla salute”. Leggi qui.
LA NOTA DEGLI ORGANIZZATORI
“Gli organizzatori del convegno “Un’altra Taranto è possibile”, previsto il 5 aprile 2014, anche a nome del cartello di associazioni ambientaliste che lo sostiene, intende esprimere il loro apprezzamento all’arcivescovo, monsignor Filippo Santoro, per aver accettato di partecipare al convegno stesso e di essere alla testa del corteo del 6 aprile.
Prendiamo, inoltre, atto con soddisfazione delle dichiarazioni rese sabato scorso in conferenza stampa dal vicario episcopale per i Problemi sociali e la custodia del Creato, don Antonio Panico, con le quali è stata ribadita la posizione del vescovo e della Chiesa locale sul primato della vita rispetto alla produzione, alla luce della Dottrina sociale della Chiesa.
E’ la prima volta che il vescovo di Taranto partecipa ad iniziative chiaramente finalizzate a chiedere la chiusura dell’area a caldo e un nuovo modello di sviluppo e si pone come segno di discontinuità verso il passato. Ciò non toglie che tocchi a noi laici trovare le soluzioni concrete per far rispettare il primato della vita su altri valori, utilizzando le nostre competenze giuridiche, scientifiche e mediche e non certo alle Chiese.
Non condividiamo le critiche alla presenza dell’arcivescovo che invece consideriamo una positiva novità. Occorre superare le chiusure pregiudiziali e aprire il dialogo a tutte le forze che hanno a cuore la priorità della vita sul profitto. Solo ampliando il fronte civico si può costruire un progetto per il futuro. La Chiesa in passato non e’ stata esente da silenzi e omissioni, ma questo non deve essere motivo per coltivare oggi divisioni che danneggiano la città e la sua unita’, a tutto vantaggio di chi l’ha devastata e la inquina tuttora. Anzi, noi auspichiamo ulteriori passi avanti da parte dell’istituzione ecclesiastica che testimonino definitivamente il cambiamento di rotta fin rilevato. Il conto alla rovescia è cominciato e l’interesse intorno alla manifestazione diventa ogni giorno crescente ed è un bene, considerato il taglio nazionale che si è voluto dare alla stessa attraverso la scelta dei relatori e dei testimonial.
Al convegno, che si svolgerà a partire dalle 9.00 alla scuola “Leonardo Da Vinci” di Statte, parteciperanno: Giovanni Silvano, direttore S.C. Radioterapia oncologica dell’ospedale “Moscati” (Radioterapia oncologica a Taranto. problematiche e prospettive), Barbara Amurri, dirigente medico ematologa (Attività inquinanti ed aumento delle leucemie), Sante Minerba, responsabile dell’ufficio di Statistica della Asl di Taranto (Le mappe epidemiologiche nella realtà jonica), Erasmo Venosi, professore universitario di Fisica nucleare (Bonifiche e processi di ambientalizzazione a Taranto), Annamaria Moschetti, responsabile per ambiente e salute Acp Puglia e Basilicata (La valutazione del danno sanitario ILVA), Federico Valerio, professore dell’Università popolare dell’età libera Uniauser (Gli effetti dell’inquinamento sulla salute umana. taranto dopo 10 anni da Genova: una storia simile con un finale diverso?), Mario Tozzi, geologo e giornalista (Città creative, una nuova idea di progresso). A concludere i lavori sarà l’arcivescovo di Taranto, monsignor Filippo Santoro. Modererà il dibattito il direttore di CosmoPolis Vincenzo Carriero. Il comitato organizzatore ricorda che ha firmato un accordo con l’azienda di trasporti “L’Ape e l’Orso” per assicurare la partecipazione alla marcia a quanti non potranno arrivare a Statte con mezzi propri al costo di solo un euro andata e ritorno.
Nota del Meet Up 192 “Amici di Beppe Grillo – Taranto”
Il Meet Up 192 “Amici di Beppe Grillo – Taranto” nel condividere ed approvare le lodevoli finalità dell’evento organizzato dalla testata on-line CosmoPolis, che si terrà il 5 e 6 Aprile p.v., non darà la sua adesione come associazione e forza politica alla due giorni, intitolata “La rivoluzione dei giusti”. Altresì, stigmatizzando chiunque faccia uso del simbolo e del nome del “MoVimento 5 Stelle”, proprio nel rispetto delle apprezzabili intenzioni degli organizzatori e pur non condividendo la partecipazione a parer nostro inopportuna di alcuni personaggi pubblici, lasciamo liberi i singoli cittadini di partecipare, senza bandiere e sigle, affinché unici protagonisti, del convegno del 5 Aprile e della marcia del 6 Aprile, siano unicamente la cittadinanza e la speranza di un futuro migliore per Taranto.
Nota dei Verdi Taranto
Noi Verdi Taranto aderiamo alle iniziative del 5 e 6aprile, organizzate dalla testata giornalistica Cosmopolis. La marcia dell’ ambiente si tinge dei colori della speranza e della progettualità grazie allo slogan incoraggiante: “Se puoi sognarlo puoi farlo!” Aderiamo con convinzione, data la condivisioni di intenti e sottoscrivendo il documento che accompagna la stessa marcia, che chiede la chiusura dell’area a caldo e la riconversione economica da attuare nel territorio della provincia di Taranto. Sono temi che noi Verdi abbiamo sempre sostenuto, insieme al nostro portavoce nazionale e consigliere del Comune di Taranto, Angelo Bonelli. L’ idea di svolgere la marcia dopo il convegno del 5, con ospiti del calibro del prof. Federico Valerio, non solo rende ancor più mirato il significato delle due giornate, ma è di buon auspicio per la città: proprio il prof. Valerio contribuì alla chiusura dell’ area a caldo del siderurgico di Genova. E per chi ai buoni auspici non ci crede e non è superstizioso, c’è anche la presenza ingombrante del Vescovo Santoro. Siamo convinti che le conversioni non siano solo religiose, per cui se la Chiesa vuole finalmente avvicinarsi al nostro ” credo” , pensiamo che sia solo positivo. La visita di Don Patricello forse ha fatto il resto con la testimonianza di una Chiesa locale attiva sul fronte ambientale. Apprezziamo ancora, la scelta degli organizzatori di partire da Statte, il Comune simbolo per la scelleratezza umana a causa dell’alta concentrazione di bombe ecologiche nel suo territorio. La provincia per la prima volta diventa protagonista attiva della protesta e al tempo stesso della speranza di ricostruzione, dopo aver pagato tanto quanto la città di Taranto se non di più. Noi Verdi ci saremo senza simboli, così come gli organizzatori hanno chiesto. Adesso l’ unica cosa che ci rimane di sperare che il 6 aprile sia una bella giornata e che il sole rida, così come fa sulle nostre bandiere.
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