Terra dei Fuochi, Lorenzin: “Emergenza drammatica, nessuno minimizza”
ROMA – ”La terra dei fuochi è un’emergenza drammatica e qui nessuno minimizza. Questo è un governo che si è mosso con decisione, io non mi sono accontentata dei report dell’istituto superiore di sanità che ho letto e che non hanno dato risposte sufficienti alla popolazione. Quei dati non bastano a me e non bastano alla gente che ha paura”. Il ministro della Salute Beatrice Lorenzin in un’intervista ad Avvenire parla dell’emergenza roghi tossici in Campania e svela i retroscena del grande screening sanitario deciso dal governo: ”Noi non possiamo ignorare i segnali che ci vengono dal territorio e lo screening di massa servirà a questo: a evitare che si viva nel terrore. Abbiamo messo solo su Terra dei fuochi e sulla questione Ilva a Taranto 50 milioni di euro. L’Istituto superiore di sanità sta lavorando e a giorni si capiranno nei dettagli gli esami che andranno fatti. E’ un lavoro imponente, ma in pochi mesi avremo la verità e se l’emergenza sarà confermata interverremo con un’operazione di massa e con i migliori medici”. Saviano accusa il governo di minimizzare’? ”Questo è il primo governo che ha fatto un provvedimento eccezionale e senza precedenti, i processi alle intenzioni sono inaccettabili. Screening di massa così non si sono mai fatti prima, senza tenere conto del fatto che i fondi per la prevenzione sono gestiti normalmente dalle Regioni. E ora tutte le altre mi chiedono di fare lo stesso anche da loro. La Terra dei fuochi è un’emergenza e non mi fermo, non sottovaluto. C’e’ la salute della gente e ci sono i prodotti agricoli: chi coltiva sui siti a rischio o fa a sue spese le analisi con l’Istituto superiore della sanità o non mette i prodotti sul mercato. Insomma stiamo lavorando con serietà e rigore e non serve disfattismo ma un controllo attento e costruttivo dell’operato delle istituzioni. La popolazione è la sentinella migliore, ci aiuti a controllare, ci dica ”guardi ministro la regione non ha fatto ancora questo o quello”, ci guidi nell’azione di controllo”. Il mio telefono è sempre acceso. Ma processi preventivi no, questi davvero sono inutili. E’ un disfattismo nazionale che non fa mai vedere nulla di positivo”. (Asca)