L’iniziativa, organizzata in collaborazione con l’associazione “Ingegneri senza frontiere”, verterà sul tema dell’acqua pubblica e della rivalorizzazione del “canale dall’Asso” che, secondo gli organizzatori, “bisogna cominciare a chiamare fiume, perchè la sua portata – sebbene alimentata anche da reflui urbani – è comunque annuale”. Fiume o canale che dir si voglia, da qualche tempo è nata una campagna a difesa di questo corso d’acqua. Episodio scatenante l’apposizione di una “geo stuoia” nel tratto tra Aradeo e Galatinea, che alcune associazioni ambientaliste locali contestano come “inutile e dannosa, oltrechè contraria alla prescrizioni del nuovo Piano Paesaggistico Regionale che prevede una tutela speciale per tutto il fiume Asso”. Ma, specficiano gli organizzatori, “questa passeggiata in bicicletta vuole più in generale sostenere la ‘rinascita’ del fiume Asso, attraverso il ritorno sulle sue sponde di una foresta igrofila, attraverso progetti virtuosi di incremento della biodiversità. Il corso d’acqua accoglie, infatti, una interessante flora di piante spontanee (in particolare le canne, che sono dei “depuratori naturali” e varietà rare di narciso e giglio), che potrebbe essere incrementata attraverso la piantumazione di alberi, ma anche una fauna fluviale che permette addirittura la pesca. L’obiettivo, concludono, è quello della “creazione di un Parco fluviale che completerebbe il già virtuoso meccanismo messo in atto per la creazione del Parco dei Paduli” (nella zona a sud e ovest di Maglie, dove nasce il canale Asso).