Punta il dito anche contro la politica, che non avrebbe fatto abbastanza per tutelare la salute della popolazione, il gip del tribunale di Savona, Fiorenza Giorgi, nelle 45 pagine dell’ordinanza con cui ha disposto il sequestro preventivo degli impianti a carbone della centrale Tirreno Power di Vado Ligure. “E’ stato ampiamente evidenziato -si legge nel provvedimento- che la condotta tenuta dalle società che si sono succedute nella gestione della centrale (Interpower Spa e Tirreno Power Spa) è stata costantemente e sistematicamente caratterizzata da reiterate inottemperanze alle prescrizioni sia negli anni antecedenti al rilascio dell’Aia, sia nel periodo successivo al rilascio della stessa”. “In altre parole -si legge ancora nell’ordinanza- appare dimostrato che il gestore in tutti questi anni e fino alla data odierna ha sempre fatto quello che gli tornava più vantaggioso”. “Il tutto -sottolinea il gip- nella neghittosità degli organi pubblici chiamati a svolgere attività di controllo che, lungi dal sanzionare le dette intemperanze, hanno ritardato in modo abnorme l’emissione dei dovuti provvedimenti ed emesso alla fine una Aia estremamente vantaggiosa e frutto di un sostanziale compromesso in vista della costruzione di un nuovo gruppo a carbone, che si presenta come meramente ipotetica, non preoccupandosi da ultimo di imporre l’adempimento delle prescrizioni in ordine alla collocazione dello Sme (il sistema di monitoraggio delle emissioni)”. (TmNews)