Ilva, Cassazione revoca obbligo dimora per Emilio Riva
La Corte di Cassazione ha revocato l’obbligo di dimora ed il divieto di espatrio imposto dalla magistratura di Taranto al patron dell’Ilva Emilio Riva, 86 anni, suo figlio Nicola, 56 anni, ex vice presidente del gruppo industriale di famiglia e Luigi Capogrosso, 57 anni, ex direttore dello stabilimento siderurgico di Taranto. I Riva e l`ex direttore furono arrestati nel luglio 2012 perché coinvolti nell`inchiesta sul disastro ambientale causato dall`Ilva, accusati anche di disastro ambientale, avvelenamento di sostanze alimentari ed omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul posto di lavoro (Emilio Riva e Capogrosso sono accusati anche di associazione per delinquere). I tre erano sottoposti dal luglio 2013 ad obbligo di dimora nel Comune di residenza con divieto di espatrio per Emilio Riva e Capogrosso. Contro il provvedimento del gip Patrizia Todisco, che era stato confermato dal tribunale d`appello cautelare, hanno proposto ricorso gli avvocati Egidio Albanese, Marco De Luca ed Adriano Raffaelli sostenendo che la misura cautelare durata un anno era fondata sul rischio di inquinamento probatorio e di reiterazione dei reati, non sul pericolo di fuga. Un altro figlio di Emilio Riva, Fabio Riva, è sfuggito alla cattura ed ora si trova in Inghilterra, in libertà su cauzione, in attesa del giudizio di estradizione. Le autorità inglesi hanno accolto la richiesta di estradizione e la decisione è stata impugnata. Un secondo mandato internazionale di cattura con richiesta di estradizione nei confronti di Fabio Riva è stato emesso dalla procura di Milano. (TmNews)