La struttura, divisa in sette sezioni (incendi, inquinamento e rifiuti, bracconaggio, taglio illegale, Cites, maltrattamento animale e tecniche investigative) permette ai visitatori di conoscere più da vicino la gravità di fenomeni come il commercio illegale di fauna e flora in via d’estinzione, attività che sempre più spesso sono associate alla criminalità organizzata, mettendo in risalto gli strumenti di cui dispone lo Stato per combattere simili forme di illegalità.
E’ stato il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Maurizio Martina a cogliere la peculiarità del museo voluto dalla Forestale e ospitato all’interno del Bioparco: “La nascita di questa struttura, unica nel suo genere, testimonia l’alto grado di professionalità raggiunto dal Corpo forestale dello Stato nella prevenzione e repressione dei reati ambientali, la cui gravità è all’attenzione del Governo. La sicurezza ambientale ed agroalimentare è un diritto che va garantito a tutti i cittadini e questa sarà tra le priorità del mio dicastero. Il museo sarà uno spazio interattivo dove Forestali e cittadini potranno incontrarsi anche per dibattere i delicati temi relativi alla salvaguardia del territorio e degli ecosistemi”.
La struttura, unica in Europa, nasce per sensibilizzare l’opinione pubblica “Il museo non è soltanto un’esposizione statica di reperti ma un punto d’incontro per ricerche, dibattiti e attività di divulgazione ed educazione ambientale rivolte soprattutto ai giovani – spiega il Capo del Corpo forestale dello Stato, Cesare Patrone – mi auguro, inoltre, che la struttura possa diventare un nuovo polo didattico con valenza scientifica. La Forestale concentrerà il suo impegno anche nel raggiungimento di questo obiettivo”.
“Si tratta del primo museo tematico in Europa che si occupa del crimine ambientale in senso stretto – gli fa eco il Presidente della Fondazione Bioparco di Roma, Federico Cocci’a – e pertanto rappresenta un vero e proprio primato dell’Italia. Per il Bioparco la nascita del Macri costituisce un importante arricchimento dell’offerta per i nostri visitatori che da oggi possono fruire di una nuova area tematica compresa nel costo del biglietto”. Il Macri si sviluppa su circa 400 metri quadri in cui sono stati ricreati numerosi contesti ambientali che rappresentano i fenomeni criminali e i danni prodotti sull’ambiente. Il visitatore è accolto da un breve filmato in cui l’etologo Danilo Mainardi interviene sulle tematiche del Museo. Il percorso è corredato da diversi pannelli in duplice lingua che offrono per ogni argomento una spiegazione chiara, arricchita da dati e curiosità. (Vel)
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