Ilva, Usb “Ci negano stanza e mezzi per attività sindacali”
TARANTO – ”Pur avendo ricevuto il 20% dei voti nelle recenti elezioni per il rinnovo delle Rsu, superando la Fiom e arrivando a pari merito con la Fim, ci negano la stanza per coordinare le attività sindacali interne, i mezzi per poterci spostare nei vari reparti e la figura importantissima dell’Rls che dovrebbe garantire la sicurezza dei lavoratori all’interno dell’Ilva”. E’ quanto denuncia Marco Zanframundo, dirigente dell’Usb (Unione sindacale di base) di Taranto ed ex operaio del Siderurgico, licenziato dopo una serie di esposti presentati in relazione alle condizioni di sicurezza nello stabilimento. ”Azienda e sindacati Fim, Fiom e Uilm – sostiene Zanframundo – hanno cercato di farci capire che se avessimo affievolito le nostre posizioni, il nostro modo di fare, avremmo ottenuto vantaggi e aperture da parte degli stessi. A questo gioco delle parti, io e i miei amici dell’Usb abbiamo detto no”. ”Abbiamo assistito – conclude il rappresentante del sindacato di base – a tanti incontri già predisposti a tavolino in direzione dove tutti erano seduti alle proprie poltrone sindacali e aziendali, mentre noi assistevamo in piedi pronti a contestare, non firmando accordi o procedure sfavorevoli per i lavoratori. Non abbiamo dimenticato i colleghi morti in incidenti sul lavoro nella fabbrica e tutte le altre vittime invisibili che ogni giorno si ammalano, muoiono di Ilva, ma purtroppo siamo sempre pochi rispetto alla gravità e drammaticità dei fatti”. (Ansa)