Ilva, nuovo infortunio operaio appalto: fratturate le gambe

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ilva capodannoTARANTO – Nuovo infortunio sul lavoro oggi all’Ilva di Taranto, coinvolto un operaio di un’impresa appaltatrice. L’infortunio – si apprende da fonti sindacali – è avvenuto intorno alle 14 nella zona della dodicesima batteria coke. L’operaio, il 28enne Gabriele Scialpi, dipendente della “Semat Ingegneria”, stava effettuando un’operazione di stuccaggio alle porte delle batterie ed era all’interno di cestello ad un’altezza di circa quattro metri. L’improvvisa rottura di una delle catene di sollevamento ha determinato la caduta del castello con il lavoratore. Il cestello – aggiungono le fonti sindacali – è poi rimasto sospeso nel vuoto a circa un metro di distanza dalla collocazione originaria e l’operaio, anche a causa del proprio peso, ha riportato la frattura di entrambe le gambe. Nel giro di alcune settimane, quello odierno è il terzo incidente che accade nell’area degli appalti del siderurgico.

Nei giorni scorsi fonti sindacali hanno reso noto che il commissario straordinario dell’azienda, Enrico Bondi, ha incontrato i rappresentanti di una trentina di aziende appaltatrici del siderurgico e raccomandato loro massima attenzione alla sicurezza sul lavoro anche in vista dell’avvio di una serie di cantieri legati ai lavori di risanamento ambientale dell’Aia. Bondi in quell’occasione ha detto che l’Ilva non tollererà distrazioni al riguardo e che le aziende che risulteranno inadempienti potranno anche essere escluse dall’assegnazione degli appalti. Prima di quest’incontro del commissario, l’azienda, incontrando sempre i sindacati nell’ambito della trattativa per il rinnovo dei contratti di solidarietà nel siderurgico, ha annunciato anche l’attivazione di una nuova procedura per dare risposta, entro 48 ore dalla ricezione, alle denunce sindacali in materia di sicurezza e igiene degli ambienti di lavoro. In tal senso è stato previsto che il servizio aziendale Sil verifichi nelle prime 24 ore dalla ricezione della denuncia la fondatezza della denuncia sindacale mentre nelle successive 24 ore toccherà  al responsabile di area e al caporeparto individuare gli interventi necessari a rimuovere i fattori di rischio contestati. (Agi)

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