Si parte da una premessa: c’è una certa industria che sta tornando di moda. “Ora non è più giudicata superata – dice lo storico – ma si torna a sottolineare la sua modernità, tralasciando però di specificare che non lo è nel suo complesso, come dimostra il caso stesso dell’Ilva”. Spiega Berta: «Dell’Ilva parlo perché, così com’è, non è il futuro. Spero che la si possa salvare, ma sarà possibile solo ridimensionandola radicalmente e passando a un altro tipo di produzione».
In passato, in un articolo pubblicato sul sito www.linchiesta.it, lo stesso Berta era stato molto diretto: «L’Ilva non esiste più: e la responsabilità del disastro ambientale è collettiva, di tutti quei soggetti, dalla politica ai sindacati e alla proprietà, che non hanno voluto prendere provvedimenti». E ora, «in una città che è stata resa dipendente a un’azienda, come si è deciso secondo una visione ormai antiquata dell’industria, il nodo finisce per restare nelle mani dei magistrati». (A. Cong)
I trend per la primavera 2025 puntano ancora su un bella pelle, ma con qualche…
Riflettori dei media concentrati nuovamente su Eurospin: a quanto pare, lavorare presso la catena di…
Grandissime novità in arrivo per gli italiani: a quanto pare, potrete avere acqua calda gratis…
Attenzione alla nuova legge: dalle 22 non potrai più guidare la tua automobile… si tratta…
Se non vuoi pagare una multa da 1.032 euro, devi sempre controllare il resto in…
Dopo 18 anni si apre un nuovo scenario sull'omicidio di Chiara Poggi. La Procura di…