“Insieme- ha detto Contessa- abbiamo sposato un percorso che vuole essere la testimonianza diretta per divulgare il nostro impegno per la tutela dell’ambiente e della salute in una città come Taranto. Attraverso le note, racconteremo le problematiche che ogni giorno ci investono”. Mariagrazia Serra ha voluto ringraziare Contessa per l’opportunità di presentare l’associazione ad una platea così ampia, salutando anche il presidente, dottor Gianfranco Orbello, seduto tra il pubblico.
“Siamo medici volontari, motivati -ha spiegato- l’ISDE è una realtà nazionale e da un mese abbiamo a Taranto il nuovo comitato direttivo. Il nostro obiettivo è la prevenzione”. Insomma, il progetto è in via di definizione, ma c’è già grande attesa. L’idea è di raccontare la città dell’industria, tra parole e musica. Si tratta di un’iniziativa artistica finalizzata a lanciare- attraverso la cultura- un messaggio di sensibilizzazione ad ampio raggio, con la convinzione che l’arte- in tutte le sue manifestazioni- possa essere occasione di riflessione. “È un progetto che vuole parlare di Taranto, dei suoi drammi, con impegno ma anche leggerezza. Nelle prossime settimane saranno svelati altri dettagli- ha annunciato Contessa- per il momento ci tenevamo ad aprire una finestra nel corso della serata sull’impegno di quei medici che, ogni giorno, sono in prima fila.”.
La serata, appunto. Un crescendo di emozioni, dalla prima all’ultima nota. Ad accompagnare Contessa, il sax di Gaspare Urgesi, le chitarre di Giuseppe Chiaradia, il basso di Emidio Di Maio e la batteria di Massimo Negro. Senza dimenticare la performance di danza di Serena Giuliani che ha interpretato la maggior parte dei brani. Particolarmente gradito anche l’intervento di Valerio Miglietta, cantante solista e fratello della nota artista tarantina Mietta che ha proposto due brani molto ritmati.
Contessa ha invece presentato dei nuovi arrangiamenti, assolutamente inediti, che sono stati molto apprezzati dal pubblico presente. Ad aprire la serata, una rivisitazione di Enrico Ruggeri e del suo “Il mare d’inverno”, poi Mina con “Un’estate fa”, Samuele Bersani con “Spaccacuore” e ancora “Con il nastro rosa” di Lucio Battisti, “Voglio di più” di Pino Daniele. Nel repertorio una ventina di canzoni e, immancabili, anche “Stella di mare” di Lucio Dalla, “Rosanna” di Buonocore, due brani di Luigi Tenco, ovvero “Mi sono innamorato di te” e “Ciao Amore”. Altra particolarità, la scelta del cantautore tarantino di dialogare con il suo pubblico, di raccontarsi, quasi di descrivere il perché di alcune canzoni. E non è un caso che, come ultimo brano, abbia scelto “Ci vorrebbe un amico” di Venditti. Ed è così che, tra gli applausi, Contessa si è congedato dai tanti presenti che hanno affollato il teatro.
Nella foto Francesco Contessa con la dottoressa Mariagrazia Serra e il dottor Gianfranco Orbello
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