TARANTO – ”Il deposito radioattivo nel comune di Statte alle porte di Taranto è l’ennesima bomba ecologica per un territorio che è stato devastato dall’ inquinamento”. Lo dichiara il co-portavoce nazionale dei Verdi Angelo Bonelli a proposito di un vecchio depositi di fusti ritenuti pericolosi accatastati in un deposito. ”A Statte – aggiunge – c’è un deposito con materiale radioattivo con alcune sostanze che hanno un decadimento di 9.900 anni e dove si sono riscontrate tracce di plutonio: tradotto, significa materiale altamente radioattivo e estremamente pericoloso”. Da quello che emerge ”dalle parole dell’ex direttore del dipartimento nucleare dell’Ispra, Roberto Mezzanotte – puntualizza Bonelli – la situazione ‘non è cambiata’ e i fusti hanno subito un ‘deterioramento inevitabile’. Per la bonifica di quel sito erano stati stanziati 3,7 milioni di euro ma la Regione Puglia non riuscì a presentare quei progetti entro il 2008 e quei fondi furono dirottati per altre finalità”. Per quel deposito, precisa il leader dei Verdi, ”è stata avviata una caratterizzazione con i soli fondi del comune di Statte. Chiediamo un immediato intervento del ministero dell’Ambiente ma abbiamo deciso di investire anche l’Autorità giudiziaria su questa vicenda affinchè si verifichi se il mancato intervento, in questi anni, ha provocato danni alla salute e all’ambiente e per accertare se ci sono responsabilità – conclude Bonelli – o omissioni rispetto agli interventi che si sarebbero dovuti fare”. (Ansa)