Ilva, scarcerati due dipendenti Taranto Energia ma le indagini proseguono
TARANTO – Il gip di Taranto Patrizia Todisco non ha convalidato le misure cautelari per estorsione a carico di due dipendenti della società Taranto Energia (controllata Ilva), accusati di estorsione ai danni della ditta dell’appalto Castiglia. Sono tornati in libertà il tecnico 39enne Oreste Minelli (che era stato sottoposto a fermo), e l’impiegato 50enne Cosimo Farilla (fu arrestato in ‘flagranza’). “Non è stata riscontrata alcuna minaccia e alcuna richiesta estorsiva” dice all’Ansa l’avv. Fausto Soggia, che insieme all’avv. Claudio Petrone assiste i due lavoratori. “Dovremo andare a fondo a questa vicenda – aggiunge – perchè la ditta Castiglia ha presentato la denuncia, dopo essere stata informata dai carabinieri, solo venerdì scorso. Questa è una vicenda molto strana”. La ‘Taranto Energia’ è la società controllata da Ilva spa che gestisce la centrale elettrica all’interno dello stabilimento siderurgico di Taranto, garantendone l’approvvigionamento energetico. I due indagati, secondo l’accusa, avrebbero preteso denaro dai titolari di una ditta esterna per consentire loro di aggiudicarsi altri appalti. Nel corso dell’interrogatorio di garanzia, avrebbero ammesso solo di aver richiesto un ‘regalo’ per l’appalto, ma senza alcuna forzatura. (Ansa)