Officine Tarantine, tutto pronto per la mobilitazione

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TARANTO – E’ tutto pronto per la mobilitazione dei ragazzi di “Officine Tarantine” organizzata per domani mattina. Oggi, all’interno dei cosiddetti ex Baraccamenti Cattolica, si è tenuta la conferenza stampa che ha anticipato il percorso e le motivazioni alla base di questa iniziativa.

La manifestazione partirà domattina alle ore 9 dagli edifici occupati a novembre, attraverserà le vie principali del centro e arriverà in piazza della Vittoria dove si terrà un breve dibattito pubblico per sollecitare la cittadinanza ad affrontare i problemi che affliggono il capoluogo ionico. Tra questi, ovviamente, i temi più cari alle “Officine” e ribaditi più volte negli scorsi mesi: più spazio ai giovani, aree dedicate alla creatività e uno sviluppo diverso per questa città troppo legata alla monocultura dell’industria pesante. «Vogliamo dire no – ha sottolineato Alessio, uno dei ragazzi – all’immobilismo istituzionale che ha generato questa situazione e che ha portato al tentativo di sgombero di mercoledì scorso».

A tal proposito nelle scorse ore la situazione non è evoluta: il gruppo è in assemblea permanente ma il livello di attenzione non è calato perchè le forze dell’ordine hanno istruzione di eseguire lo sgombero. L’atto d’interdizione dell’area, per motivi di sicurezza, è stato firmato lo scorso novembre dal sindaco Ippazio Stefàno e deve essere attuato. «Noi – ha continuato Alessio – non usciamo dalla struttura perchè non ci sono pericoli per la nostra incolumità. Non vogliamo lo scontro ma abbiamo bisogno di interloquire con l’amministrazione cittadina che non ci viene incontro». Dopo il clamore del mancato sgombero sulla stampa locale questa mattina il ragazzo ha parlato con il sindaco facente funzioni Lucio Lonoce. «La posizione del Comune – ha concluso Alessio – non cambia. Loro affermano che l’area degli ex Baraccamenti Cattolica è pericolosa, per questo motivo è stato firmato il documento. Se ci sarà la volontà di risolvere il problema potremo iniziare un dialogo serio altrimenti rimarremo lì».

Luca Caretta per InchiostroVerde

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