Ilva, la denuncia del Wwf Taranto: “Amianto stoccato a cielo aperto”
Riceviamo e pubblichiamo nota stampa del Wwf Taranto, a firma del presidente Fabio Millarte.
Alcuni giorni or sono, un operaio Ilva preoccupato per la sua salute e quella dei suoi figli, ha avuto il coraggio di fare delle foto. Bene il risultato è che l’Ilva ed i posti dove lavorano i cittadini operai, sono una discarica a cielo aperto di amianto ed altre amenità simili.
Ci chiediamo come mai ancora nessuno interviene a ripristinare luoghi che dovrebbero essere di lavoro, e di vita e non di morte dispersa dal vento e dalle acque. Dove finiranno tutti i frammenti di amianto che sono “stoccati” a cielo aperto in quella fabbrica di morte? Nelle acque, sicuramente, nelle narici dei bambini che vanno a scuola a 300 mt dalla fabbrica, nei polmoni di cittadini che vivono ignari del pericolo ed a cui ci sottoponete con un simile scempio.
Il ragazzo vuole rimanere sconosciuto, ma ha fatto recapitare queste foto alla mail del Wwf Taranto, invitandoci a denunciare l’accaduto e cosi facciamo. Ma la domanda di ambiente, di diritto alla vita, sarà ascoltata dai vertici del siderurgico? O sarà sempre così?. Quando un’attività di smaltimento costa, si scarica il peso sui lavoratori, lasciando al degrado e alle intemperie il materiale. Chiediamo fortemente, alle autorità competenti di intervenire, e noi Wwf Taranto sosterremo tutti quei lavoratori che non vogliono più stare a guardare, ma che vogliono essere responsabili della propria vita e di quella degli altri cittadini. Uniti si Vince.
Poi assistiamo alla retorica sulle Officine Taranto, dopo 4 mesi ci si rende conto che sono impraticabili e questa fabbrica come è? Ci allarmiamo per dei cittadini che provano ad uscire la testa del bisogno e nulla diciamo su quello che succede dentro lo stabilimento, non è che avere un Sindaco facente funzioni alle dipendenze dell’Ilva ed a cui rimborsiamo noi contribuenti lo stipendio, sia in conflitto d’interesse con la sua carica? Non riusciamo a credere che si possa essere imparziali avendo due incarichi cosi in conflitto. Non ci crediamo.