Officine Tarantine: “Siamo un luogo di dialogo”
Riceviamo e pubblichiamo:
TARANTO – Quanto accaduto ieri mattina ci ha lasciato l’amaro in bocca. Uno spiegamento di forze simile è forse adatto alla cattura di pericolosi terroristi, ma in tutta onestà non ci sentiamo tali. Scene come quelle viste ieri mattina evocano pagine buie della storia recente del nostro paese. Le Officine Tarantine sono un luogo di dialogo, i blindati e l’antisommossa uccidono il dialogo.
Ci saremmo aspettati la presenza di organi istituzionali, in particolare l’Amministrazione comunale, ma probabilmente erano impegnati in un consiglio “fantasma”. Sono mesi ormai che invitiamo il Comune ad aprire un tavolo di concertazione sulla questione “Baraccamenti Cattolica”, ma non abbiamo ricevuto risposte. La riapertura di quest’area potrebbe essere il momento ideale per far luce sui reali progetti dell’Amministrazione su i quasi 16.000 mq che vorremmo riqualificati. Chiediamo chiarezza sullo sviluppo futuro dei Baraccamenti, luogo in cui abbiamo deciso di fondare il nostro esperimento di co-working e che potrebbe divenire un laboratorio di innovazione sociale. La nostra protesta si oppone alle dinamiche di assegnazione degli spazi pubblici manovrate da interessi e speculazioni di privati. Nel nostro progetto vorremmo attuare una differente forma di economia legata a temi di sostenibilità, etica e senso civico come reazione ad un sistema che nella nostra città ha creato il 50% di disoccupazione giovanile e non solo. Davanti a tali richieste, più che legittime , il Comune ha risposto con uno sgombero perpetrato sulla scorta di perizie che non fotografano lo stato attuale dei luoghi. Alcune delle zone “interdette” sono già state oggetto di interventi di ripristino da parte nostra, sotto la supervisione di equipé di architetti, ingegneri edili e geometri che volontariamente ci offrono le loro consulenze. Il teatro resta una zona agibile, quindi crediamo che possa essere il luogo migliore in cui ospitare un confronto tra l’Amministrazione e la cittadinanza. Attendiamo ancora una volta con impazienza una risposta istituzionale alle nostre istanze, una risposta che veda vincere il dialogo, non i manganelli. Inoltre, vorremmo far presente agli organi di stampa che l’informazione riguardante i due agenti contusi non è corretta, in quanto risultano essere contusi i genitori di due ragazzi di Officine Tarantine.
Infine, ci teniamo a ribadire che l’amianto presente all’interno dei Baraccamenti Cattolica è stato rimosso da una ditta incarica dal Genio della Marina Militare, e i test di controllo che abbiamo richiesto all’Università di Bari lo dimostrano.
Officine Tarantine