Bonifiche, M5S: “Regalo alle lobby”
“Manca chiarezza sulle bonifiche, per questo l’emendamento Realacci non ci convince. Potranno usufruire dell’accordo di programma ed essere sollevati dalle responsabilità i proprietari dei Sin che certifichino la bonifica avvenuta e tutti gestori di SIN dove il responsabile dell’inquinamento non sia stato individuato o sia pendente un ricorso o non sia più il gestore degli impianti. Non basta per evitare che gli inquinatori anziché pagare vengano pagati, non basta per stimolare a smettere di inquinare”. A farlo notare sono i deputati M5S della commissione Ambiente. “Resta il dubbio sulle coperture economiche: quanti soldi mette lo Stato nell’accordo di programma?”, è la domanda posta dai parlamentari che in Aula si sono astenuti sull’emendamento Realacci.
“Vogliamo sapere quali controlli verranno effettuati per evitare che lo Stato paghi le bonifiche al posto degli inquinatori. Dall’altro lato c’è un evidente pericolo di proliferazione di inceneritori: noi diciamo ‘no’ alla reindustrializzazione selvaggia e all’incenerimento dei rifiuti”. Secondo i 5 Stelle “la priorità deve essere quella della bonifica, della salute dei cittadini, della sostenibili tà ambientale della produzione. Per questo ogni progetto va condiviso con il territorio oltre ad essere compatibile con l’ambiente, pena anche la fine delle filiere produttive come nel caso dell’Ilva”.
Insomma, per i 5 Stelle, si è di fronte ad un enorme regalo alle lobby. “La certificazione dell’avvenuta bonifica – sottolineano – chiude infatti in modo pericoloso il capitolo dei rimborsi nelle cause civili. Quanti soldi così si regalano ai giganti come Eni, Edison e Montedison? E’ evidente che il ministro Orlando si è fatto da parte di fronte agli interessi economici, piegandosi anche al volere del suo collega Zanonato. Il tutto sempre a danno dei cittadini”.