Pesca e Fondi Europei, Regioni alzano la voce: manca dialogo col Ministero
Mentre a Bruxelles si raggiunge l’accordo sulla destinazione dei prossimi fondi europei per la pesca, a Roma la Commissione Politiche Agricole coordinata dall’assessore alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia, Fabrizio Nardoni, alza la voce e denuncia l’assenza di dialogo con il Ministero. Il comparto che per una nazione come l’Italia rappresenta una delle fonti principali di sviluppo legato al settore agroalimentare rimane ostaggio di una politica biunivoca incapace di guardare ai territori e alle loro singole peculiarità – spiega il coordinatore di tutti gli assessori delle regioni e delle province autonome italiane Nardoni – e così mentre il FEAMP comincia a prendere forma insieme alla dote finanziaria dei suoi 6 miliardi e mezzo di euro per il periodo 2014-2020, la politica di settore in Italia sconta ritardi e incomunicabilità pericolose.
Secondo il Coordinamento degli assessori italiani infatti la non conoscenza completa delle politiche che il Ministero avrebbe deciso solo in contraddittorio con Bruxelles, ha già creato notevoli problemi sul fronte pratico. Come quello sottolineato dagli assessori della Calabria e delle Marche, sia in merito al piano d’azione avviato dalla Commissione Europea per ovviare alle carenze del sistema italiano sul sistema di controllo, sia sul fronte delle politiche di settore. Mettiamo in discussione una governance che, in sede FEP ha già dato prova di inefficienza – sottolinea Nardoni – e chiediamo che a partire da subito il sistema delle regioni sia incluso nel dibattito che riguarda la nuova programmazione dei fondi FEAMP.
Sugli impegni che come Regioni hanno riguardato il via libera alla nuova PAC abbiamo già dato chiari ed evidenti segnali di responsabilità e rispetto verso un comparto che esigeva risposte immediate – dichiara l’Assessore Nardoni – E’ giusto pertanto rivendicare pari dignità verso un settore e le associazioni di categoria che lo rappresentano, che è in grave sofferenza, che continua a ricevere diktait dall’alto senza un minimo di coinvolgimento o partecipazione ai processi decisionali e che merita di essere valutato, attenzionato e rilanciato sin da subito. Per questo chiediamo anche agli organismi di rappresentanza del settore di schierarsi accanto a noi in questa battaglia che è di dignità ma anche di opportunità reali che rischiano di essere sprecate se non si correggerà il tiro. Nel corso dei lavori di questa mattina del Coordinamento Politiche Agricole i referenti delle regioni e delle provincie autonome italiane hanno convenuto sulla necessità di un approfondimento tecnico e di una una riunione monotematica su tutte le tematiche riguardanti il settore. Successivamente sarà inviata richiesta al Ministero di allargamento del processo decisionale che riguarderà il FEAMP anche al sistema delle regioni italiane.
NOTA STAMPA REGIONE PUGLIA