Concordia, Confindustria candida Taranto per lo smaltimento
TARANTO – La società consortile Smart Area, che fa capo a Confindustria Taranto, lo studio tecnico Severini e una società partner straniera leader nel settore di cui non viene fatto il nome, si sono candidati alla gestione dell’operazione Costa Concordia. E’ stata già inoltrata “apposita richiesta, preventiva all’offerta vera e propria, alla società londinese che si occuperà di individuare l’impresa o la cordata imprenditoriale più idonea alle operazioni di smantellamento” rende noto Confindustria Taranto in un comunicato. “La scommessa è difficile ma Taranto ha al momento tutte le carte in regola per poter competere con players nazionali e stranieri nella gara che già si delinea attorno al progetto di smantellamento del relitto purtroppo oggi più famoso d’Italia”. Lo dice Confindustria Taranto a proposito della candidatura avanzata da Smart Area, società che fa capo alla stessa associazione degli industriali, per la gestione dell’operazione Costa Concordia.
“Per Taranto – si afferma – si tratterebbe di una scommessa pari a 500 milioni di investimenti, che andrebbe ad assicurare per almeno due anni centinaia di posti di lavoro, più o meno 600 secondo le prime stime ma con un indotto non calcolabile se si tiene conto delle operazioni a valle dello smantellamento vero e proprio della nave”. “Riteniamo, al di là di ogni considerazione di prospettiva, che tutta la comunità jonica, istituzioni in primis – afferma Confindustria Taranto -, dovrà remare a favore di tale operazione, lasciando da parte, in questo come in altri casi da noi più volte invocati, atteggiamenti di sudditanza nei confronti di altri sistemi (e parliamo delle cordate imprenditoriali che già si sono candidate per il progetto) che molto hanno da imparare dalle competenze da noi acquisite nello specifico settore e che a tutt’oggi invidiano le potenzialità del nostro scalo portuale, i cui requisiti si presentano, dati alla mano, ineguagliabili sia per caratteristiche tecniche sia per la naturale conformazione dello specchio d’acqua che si candida ad ospitare la complessa operazione”. (Agi)