Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota del movimento Taranto Respira.
Sarebbe stato un segnale di reale cambiamento del fare politica nella nostra città,abituata da sempre ad accettare supinamente tutte le decisioni cadute dall’alto, anche se palesemente ingiuste e svantaggiose per lo sviluppo del nostro territorio. Né ci sentiamo rinfrancati dai toni accorati ed accesi delle dichiarazioni di tutti i consiglieri regionali, che si dicono indignati per l’eventuale ennesima beffa perpetrata alla città sulla questione aeroporto. La querelle sulla destinazione ai voli civili anche per l’ Arlotta è, ormai ,annosa e coloro che si agitano tanto sui giornali e in Tv, non essendo stati eletti ieri, hanno avuto tempi e modi più consoni all’espletamento del loro mandato per far valere nelle sedi all’uopo preposte le ragioni della nostra sventurata città.
Invece il consigliere Cervellera grida allo scandalo e vuole chiedere conto a Giannini,Pentassuglia convoca le parti interessate per capire ciò che è evidente agli occhi di tutti, Lospinuso promuove interrogazioni, Sala promette azioni di fuoco, dando tutti , laddove ce ne fosse bisogno, un ulteriore esempio di quel falso attivismo, di cui noi tarantini siamo maestri al contrario dei fattivi e pragmatici baresi. Tralasciamo ,poi,qualsiasi commento sull’on.Pelillo e sul suo fattivo contributo alle sorti della nostra città, nonostante abbia ricoperto il prestigioso incarico di Assessore al Bilancio nella Regione Puglia, mentre ancora non ci è dato conoscere l’aeroporto pensiero dell’assessore Nardoni.
Sappiamo tutti che questo aeroporto, essenziale per uno sviluppo economico alternativo per la nostra città, costituisce una sorta di spartiacque tra un vecchio modo di governare ed una più equa visione del fare politica, risarcendo, con il superamento di egoismi campanilistici, questo territorio tanto importante per il Pil nazionale ma con attuali collegamenti da paese sottosviluppato. Chiediamo, pertanto, a tutti i nostri rappresentanti locali e regionali di fare tesoro delle passate esperienze e di pretendere, abbandonando le divisioni di partito e senza più indugiare, che per la nostra città si concretizzi davvero questa possibilità di cambiamento minacciando, se ci dovessero essere ulteriori boicottaggi e se ce ne fossero i presupposti, il ricorso alle vie legali. Quale migliore occasione per mettere alla prova il nostro Presidente della Regione Vendola e saggiare la veridicità della sua proposta di adottare Taranto?
Vittoria Orlando – Movimento civico “Taranto Respira”
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