TARANTO – “In questo momento il dialogo con le stazioni appaltanti e’ ancora distante. Siamo sicuri che questa lacuna possa essere colmata in breve tempo anche perchè abbiamo contezza del fatto che alcune imprese del territorio stanno operando, ma aspettiamo di poter affrontare il discorso in maniera più complessiva”, dichiara il presidente di Confindustria Taranto, Vincenzo Cesareo secondo il quale non si può “dimenticare che non si salva l’Ilva se non si salva Taranto e viceversa. Il rapporto e’ biunivoco. Bisogna quindi garantire condizioni di sviluppo e possibilità al nostro sistema imprenditoriale, che e’ pronto per storicità, capacita’ e competenza ad affrontare anche opere importanti e vuole sfuggire alla logica del mero subappalto”. Riferendosi poi alla copertura del parco minerali primario dell’Ilva e all’appalto (100 milioni di euro) assegnato a novembre all’azienda friulana Cimolai ha commentato che “di sicuro e’ stato scelto il miglior partner per un appalto di questo genere ma avremmo gradito non conoscerne le risultanze dai giornali ed affrontare la questione con l’Ilva in fase preventiva, magari presentando un parterre di fornitori qualificati che avrebbero potuto affiancare Cimolai, mettendolo cosi’ nelle condizioni di rivolgersi eventualmente alle aziende di Taranto invece di chiedere supporto ad aziende di sua fiducia, e oggi sarebbero già immediatamente operativi invece di affrontare il percorso del sub-subappalto come ritengo che avverrà”. (Agi)
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