Ilva, Nicastro: “Il 136 non diventi frutto avvelenato decretazione d’urgenza”

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Lorenzo-NicastroBARI – “In sede di riunione tecnica unificata per esprimere il parere sul ‘disegno di legge di conversione del decreto legge 10 dicembre 2013, n. 136, concernente Disposizioni urgenti dirette a fronteggiare emergenze ambientali e industriali, nonché a favorire lo sviluppo delle aree interessate’ la Regione Puglia ha presentato le proprie osservazioni, in primo luogo ribadendo la propria posizione contraria rispetto allo strumento della decretazione d’urgenza come via preferenziale di soluzione di questioni così complesse come quelle di Taranto. Il Ministero dell’Ambiente, presente alla riunione ha recepito alcune delle osservazioni impegnandosi a predisporre degli emendamenti da presentare lunedì prossimo al relatore della Commissione Ambiente”. Così l’assessore alla Qualità dell’Ambiente della Regione Puglia Lorenzo Nicastro annuncia l’attività svolta sul tema.

“Siamo abituati a ragionare in termini propositivi tuttavia non possiamo non rilevare che se il 136 venisse convertito nella sua attuale formulazione si rischierebbe, nuovamente, di far passare in secondo piano le stringenti tematiche di salute e ambiente a favore della produzione. Il tema dei tempi dell’Aia, ad esempio, già di suo difficile da accettare – prosegue Nicastro – abbiamo chiesto che venga subordinato all’avvio non del 70% del numero di interventi soltanto, lasciando spazio ad esempio alla possibilità di scegliere il 70% più comodo da realizzare ma che si attui una puntuale verifica ed un efficace monitoraggio dell’attuazione delle prescrizioni disposte dall’AIA anche in relazione all’avvenuta attuazione di almeno il 50% di ogni singola prescrizione. Gli investimenti e le attività devono essere concretamente avviate, soprattutto quelli più importanti che potrebbero passare in secondo piano laddove l’unico parametro di verifica fosse di tipo numerico”.

“Abbiamo, con l’esperienza degli ultimi anni, imparato che spesso nelle pieghe dei decreti urgenti si nascondono insidie che finiscono per andare a scapito del territorio e delle popolazioni – conclude Nicastro – e siamo ben contenti che le nostre osservazioni siano state recepite in sede di riunione tecnica oltre che prese in considerazione del Ministero per emendamenti formali. Faccio appello ai parlamentari della nostra regione, senza distinzione di schieramento, affinché sostengano nei passaggi istituzionali questa iniziativa a beneficio della città di Taranto e della Puglia”

 

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